I titolari di Legge 104 potrebbero subire un peggioramento delle proprie condizioni di salute. In tal caso, possono chiedere l’aggravamento.
La procedura da seguire per accertare l’aggravamento delle condizioni di salute di un soggetto che beneficia della Legge 104, è abbastanza complessa.
È necessario, infatti, ripetere la visita dinanzi alla Commissione medica ASL, che ha il compito di valutare il nuovo stato invalidante. Analizziamo, dunque, i passaggi da effettuare per ottenere un nuovo accertamento dello stato di handicap.
La richiesta di aggravamento Legge 104
Un Lettore scrive:
“Salve, mia mamma ha l’indennità di accompagnamento e la Legge 104, art. 3, comma 1. Come posso chiedere l’aggiornamento della 104, poiché è peggiorata? Grazie.”
Possono ottenere l’aggravamento dell’invalidità i titolari di Legge 104, affetti da una minorazione fisica, psichica o sensoriale, che causa problemi allo svolgimento delle attività quotidiane e lavorative.
Il primo step della procedura per richiedere l’aggravamento è la compilazione, da parte del medico di famiglia, del cd. certificato introduttivo, da inviare telematicamente all’INPS.
Il medico deve specificare le patologie possedute dal richiedente e le complicanze che hanno causato l’aggravamento dell’invalidità. Alla documentazione va allegata la precedente richiesta di invalidità e tutti gli esami specialistici che certificano l’evento nefasto.
L’iter per ottenere la revisione del proprio stato di salute
Dopo l’invio del certificato, il medico rilascia:
- la ricevuta della richiesta, con il relativo codice identificativo del documento;
- la copia della documentazione trasmessa.
Il certificato è valido per 90 giorni e, prima della scadenza, il richiedente deve presentare domanda per l’invalidità civile.
L’istanza può pervenire:
- telematicamente, tramite il portale dell’INPS;
- attraverso il Contact Center, chiamando al numero 803.164 (da rete fissa) o allo 06.164.164 (da cellulare);
- per mezzo di un CAF/ Patronato.
La richiesta, inoltre, deve contenere l’indicazione del codice identificativo del certificato medico introduttivo.
Successivamente, l’interessato riceve la comunicazione con la data, l’ora e il luogo della visita medica, da svolgersi entro i 30 giorni successivi, presso la sede ASL territorialmente competente. Nel caso di pazienti oncologici o affetti da patologie stabilizzate o ingravescenti, però, i tempi di attesa si riducono a 15 giorni.
Se, infine, l’ammalato è impossibilitato a deambulare o ad essere trasportato, può richiedere la visita domiciliare. L’istanza di visita domiciliare va inviata all’INPS non meno di 5 giorni prima della data di convocazione.
Come si svolge la visita per l’aggravamento Legge 104?
Ai sensi della Legge 104, la visita per la richiesta di aggravamento dell’invalidità si compie dinanzi ad una Commissione ASL, composta da un medico legale e da due medici del lavoro; a questi si aggiungono un medico INPS e un rappresentante dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (l’ANMIC).
Alla fine della visita, la Commissione redige un verbale elettronico, nel quale è contenuto l’esito, i codici nosologici internazionali e le eventuali patologie riscontrate.
Subito dopo, l’INPS comunica, per iscritto, la decisione dei medici, al richiedente.
Se, invece, l’interessato non si presenta a visita senza giustificare la propria assenza, la domanda di accertamento è rigettata. Sarà necessario, dunque, ricominciare la procedura dall’inizio, dalla presentazione del certificato medico introduttivo.
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L’esito della visita medica
Nel caso in cui la Commissione medica accerti, all’unanimità, un’invalidità minore del 75% (che non da, quindi, diritto alle prestazioni economiche), il verbale è inviato al Responsabile Provinciale del Centro Medico Legale dell’INPS; questi, poi, lo trasmetterà al paziente.
Se, invece, la visita medica dovesse concludersi con il riconoscimento, all’unanimità, di un grado di invalidità maggiore del 75%, verrà avviata anche la procedura per la liquidazione delle prestazioni economiche spettanti.
Qualora, infine, la Commissione dovesse esprimersi negativamente, all’interessato è concessa la facoltà di presentare ricorso. I tempi decorrono dalla data di comunicazione del verbale.
La Commissione può, tuttavia, esprimere un parere non unanime; in tal caso, il Responsabile del Centro Medico Legale dell’INPS valuta la pratica e può decidere di approvarla, entro 10 giorni, oppure disporre nuova visita nei 20 giorni successivi.