Rivoluzione Modello Redditi 2023: le principali novità per compilare la Dichiarazione nei tempi previsti

Il Modello Redditi è la principale documentazione per inviare la Dichiarazione fiscale. Per il 2023, sono in vigore nuovi parametri.

Tramite il Provvedimento n. 55597 del 28 febbraio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la documentazione per la nuova Dichiarazione, tra cui il Modello Redditi PF 2023.

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Modello Redditi, novità 2023 – Internet.tuttogratis.it

Insieme al Modello Redditi 730, è necessario per le persone fisiche che intendono usufruire delle detrazioni fiscali.

I moduli sono consultabili e scaricabili dal portale web istituzionale dell’Ente, che ha messo a disposizione dei contribuenti anche le istruzioni relative alla compilazione della documentazione. Analizziamo il provvedimento ed evidenziamo le principali novità, tra cui i nuovi scaglioni di reddito e la rimodulazione delle detrazioni da lavoro dipendente e da pensione.

Modello Redditi PF 2023: di quante parti è formato?

Il Modello Redditi PF 2023 è suddiviso in diverse sezioni. In particolare:

  • Fascicolo 1: contiene il frontespizio, il riepilogo dei familiari a carico ed i quadri RA, RB, RC, CR, RP, LC, RN, RV, DI, RX;
  • Fascicolo 2: è rivolto ai contribuenti che non sono obbligati al possesso delle scritture contabili. Contiene, inoltre, il quadro RW (relativo agli investimenti esteri), il quadro RR (sui contributi previdenziali), il quadro AC U(sulla comunicazione degli amministratori dei condomini) e la guida alla compilazione della documentazione per i non residenti;
  • Fascicolo 3: va compilato dai contribuenti tenuti al possesso delle scritture contabili e contiene i quadri RE, RF, RG, LM, RD, RS, RQ, RU, FC, CE, NR e il quadro TR;
  • i moduli da usare per comunicare le informazioni relative all’applicazione degli indicatori sintetici di affidabilità fiscale;
  • la scheda per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF.

Consulta anche: “Modello 730/2023, ci sono novità sulle spese da scaricare“.

Quando inviare la documentazione?

Non tutti i contribuenti hanno l’obbligo di presentazione della Dichiarazione dei Redditi. L’adempimento, infatti, interessa solo coloro che:

  • hanno maturato redditi nel 2022 e non rientrano nelle categorie esonerate;
  • devono tenere le scritture contabili (ad esempio, i titolari di partita IVA), indipendentemente dal fatto che abbiano conseguito o meno redditi.

Il Modello Redditi Persone Fisiche 2023 va inviato:

  • dal 2 maggio 2023 al 30 giugno 2023, se l’inoltro avviene in forma cartacea, presso un Ufficio Postale;
  • entro il 30 novembre 2023, se la presentazione ha luogo in via telematica, dal contribuente interessato oppure da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati.

Leggi anche il seguente articolo: “Modello 730: quali sono le spese detraibili e deducibili per il 2023? Alcune sono sorprendenti“.

Modello Redditi PF: cosa cambia per il 2023?

Per la Dichiarazione 2023 sono previste alcune novità. Nel dettaglio:

  • la modifica degli scaglioni di reddito e delle aliquote. C’è stata, infatti, una riduzione delle aliquote IRPEF per i redditi da 15 mila a 50 mila euro ed è stato esteso lo scaglione di applicazione dell’aliquota del 43%. Ci saranno, dunque, le aliquote al 23%, al 25%, al 35% e al 43%;
  • una nuova distribuzione delle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente. È, infatti, salita a 15 mila euro la soglia per poter beneficiare della detrazione massima per i redditi da lavoro dipendente pari a 1.880 euro. La detrazione, inoltre, è incrementata di 65 euro se il reddito totale è compreso tra 25.001 euro e 35 mila euro;
  • la rimodulazione delle detrazioni per redditi di pensione. È stato aumentato a 8.500 euro il limite per poter richiedere il massimo della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro. La detrazione, inoltre, è aumentata di 50 euro se il reddito totale va dai 25.001 ai 29 mila euro;
  • il credito d’imposta Social Bonus. Per i versamenti liberali agli Enti del terzo settore, è previsto un credito d’imposta del 65% dell’importo, suddiviso in tre quote annuali di uguale importo;
  • la detrazione al 75% delle spese affrontate dal 1° gennaio 2022, per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche;
  • il credito d’imposta per l’attività fisica adattata. Spetta a coloro che hanno presentato richiesta dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023, tramite il portale web dell’Agenzia delle Entrate;
  • la riduzione della detrazione al 60% per le spese rientranti nel Bonus facciata;
  • il credito d’imposta per le erogazioni liberali a favore delle fondazioni ITS Academy. È accordato un credito d’imposta del 30% dell’importo, da utilizzare in tre quote annuali.

Determinazione dell’IRPEF

Specifichiamo, infine, in che modo si calcola l’IRPEF per i soggetti residenti. Il computo avviene sul reddito totale, scaturente da tutti i redditi prodotti.

Il reddito complessivo può diminuire a causa degli oneri deducibili (ad esempio, i contributi previdenziali e assistenziali o i versamenti liberali a Enti no profit).

L’imposta lorda si determina aggiungendo al reddito complessivo (considerato al netto degli oneri deducibili) le aliquote per scaglioni.

L’IRPEF che deve essere versata dal contribuente, infine, è calcolata sottraendo dall’imposta lorda:

  • le detrazioni spettanti, come quelle per il coniuge, i figli e tutti gli altri familiari a carico;
  • le detrazioni concesse in relazione a determinate spese, affrontate nel periodo d’imposta considerato, come quelle per la salute, gli interessi per il mutuo sulla casa o per l’istruzione;
  • i crediti d’imposta attribuiti.

Segnaliamo, tuttavia, che le detrazioni possono essere riconosciute solo fino al totale dell’imposta dovuta e, dunque, non per cifre maggiori.

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