La patente per la bicicletta sembra essere un’assurdità, ma per una particolare modello è diventata necessaria.
Il mondo cambia e si evolve sempre di più, ma forse nessuno avrebbe mai potuto immaginare che un giorno si sarebbe parlato di patente per la bicicletta. Ma questo dunque vuol dire che i bambini non potranno più usare le loro due ruote? State tranquilli che non è così, ma ci sono dei casi dove la patente diventa necessaria.
Il cambiamento è avvenuto in base alla presenza sempre più frequente nelle nostre strade di biciclette elettriche. Sono sempre di più coloro che cercano di capire come comportarsi con dei mezzi che presentano un motore.
Partiamo subito con il dire che la differenza delle e-bike da un punto di vista tecnico è legato alla differenza tra le pedelec e le s-pedelec. Nel primo caso infatti siamo di fronte a un classico velocipede che non deve avere la patente.
La motivazione è facilmente spiegabile. Pur trattandosi di un mezzo di trasporto con un motorino al suo interno, in realtà rientra negli standard EN 15194 e ISO 4210 per poter essere solamente una bicicletta con pedalata assistita.
Il motivo è dettato dal fatto che il motorino al suo interno produce al massimo una potenza di 250 Watt e dunque non comporta un aumento della velocità superiore ai 25 km/h. Naturalmente parliamo di un incentivo alla pedalata, sono tanti coloro che già con la loro forza nelle gambe superano questa velocità.
Vediamo però il discorso legato alle s-pedelec, molto più spinoso e che anche da un punto di vista del Codice della Strada prevede altre logiche.
Perché le s-pedelec hanno bisogno di patente: bicicletta elettrica come uno scooter
Iniziamo con il dire che la “s” inziale sta proprio per il termine “speed”, dunque questa bicicletta nasce con il concetto di essere più veloce rispetto alle sue “cugine”. La potenza in questo caso è ben più netta rispetto alle pedelec.
Queste infatti presentano una batteria che permette di sprigionare addirittura 4000 Watt e dunque l’aumento di velocità di 45 km/h. Pensate dunque un ciclista abbastanza allenata che in una strada di pianura tocca i 35/40 km/h con la sola forza delle gambe.
Con la spinta della batteria potrebbe sfiorare addirittura i 90 km/h, dunque deve essere a tutti gli effetti valutata come ciclomotore e non più come solo velocipede. Questo significa che per poterle guidare è necessario svolgere l’esame per la patente AM.
Non soltanto dovrete svolgere e superare l’esame per la patente, ma ovviamente lo dovrete trattare a tutti gli effetti come un veicolo. Dunque ci dovrà essere l’aggiunta di una targa, dell’assicurazione e anche il bollo da dover pagare.
Naturalmente è sottinteso come dovrà essere utilizzato sempre il casco, ma questo dato, sebbene poco utilizzato, vale anche per le biciclette normali. Le s-pedelec sono valutate alla pari degli scooter, perché questi hanno al loro interno proprio un motorino che permette di arrivare fino a 45 km/h.
Certo, servirà comunque una sforzo fisico, ma le velocità raggiunte possono essere molto elevate. Se volete acquistare una bici elettrica dunque state sempre attenti alle sue caratteristiche, altrimenti rischiereste di subire delle multe salate e il ritiro del veicolo.