I tassi di interesse dei mutui subiranno un notevole incremento durante l’anno. Di quanto aumenterà l’importo dovuto?
Ennesima batosta per i cittadini.
Secondo Banca d’Italia, nel mese di febbraio, i tassi di interesse sui nuovi mutui stipulati per acquistare una casa sono aumentati al 4,12%, contro il 3,95% di gennaio. La causa di tale situazione è dovuta alla variazione dei tassi di interessi voluta dalla BCE.
Le conseguenze, secondo l’Unione Nazionale Consumatori, saranno devastanti. I cittadini, infatti, dovranno fare i conti con gli aumenti delle rate mensili dei mutui, che potranno, addirittura, raggiungere i 2 mila euro. Senza dubbio, una notizia catastrofica, che si aggiunge ad una situazione già precaria, a causa dell’incremento dell’inflazione. Scopriamo, nel dettaglio, chi sarà interessato dalla novità.
Mutui: a quanto ammontano i nuovi costi?
Secondo Banca d’Italia, il Taeg si è collocato al 9,88% (contro il 9,79% di gennaio). I tassi di interesse sui nuovi mutui alle società non finanziarie, inoltre, sono pari al 3,55%. Quelli con importi fino a 1 milione di euro, invece, sono saliti al 4,39%, mente i tassi sui nuovi finanziamenti di ammontare superiore sono arrivati al 3,04%. I tassi passivi sull’insieme dei depositi in essere, infine, sono passati dallo 0,49% di gennaio allo 0,54%.
Lo scorso febbraio, tuttavia, sono aumentati dell’1,1% i prestiti al settore privato e del 2,5% annuo quelli alle famiglie. I mutui alle società non finanziarie, invece, hanno subito un arresto dello 0,5%.
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Quasi 2 mila euro in più per i tassi di interesse
Il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha annunciato quali saranno, in media, i nuovi costi per ciascuna famiglia.
I tassi, in un solo mese, sono passati da 3,95 a 4,12 (con un incremento dello 0,17%); allo stesso tempo, però, a differenza di febbraio 2022, sono aumentati del 2,27% i punti percentuali, rispetto all’1,85% precedenti.
“Considerando l’importo e la durata media di un mutuo”, ha sottolineato Massimiliano Dona, “un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 585 a 744 euro, con un rincaro pari a 159 euro al mese. Una mazzata annua pari a 1908 euro”.
L’appello del Codacons: attenzione ai mutui a tasso variabile
I mutui a tasso variabile, attualmente, hanno un costo di 3.240 euro in più rispetto al 2021. A lanciare l’allarme è il Codacons, che ha letto i dati di Bankitalia sui tassi dei mutui nati per l’acquisto di una residenza.
Alla luce degli incrementi ordinati dalla Banca Centrale Europea, già nel 2022 la rata mensile di un prestito a tasso variabile era aumentata di circa 210- 270 euro, rispetto all’anno precedente. Questa variazione ha delle implicazioni molto importanti. Se, infatti, si considera una fascia media di mutuo a tasso variabile, di ammontare che va dai 125 mila ai 150 mila euro e con una durata di 25 anni, si nota che le maggiorazioni per ciascun contraente saranno comprese tra i 2.520 e i 3.240 euro all’anno. Una cifra per nulla incoraggiante, se si pensa anche che questa categoria di prestiti per l’acquisto della casa è quella più numerosa in Italia.
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Il mercato dei mutui frutta, nel nostro Paese, ben 426 miliardi di euro e, già nei primi mesi del 2023, circa 2,4 milioni di famiglie con prestito a tasso variabile hanno comunicato di avere enormi difficoltà nel pagamento delle somme. Per tale motivo, si spera un celere intervento da parte dello Stato.