Il primato che riguarda il maggior numero di gare disputate in F1 appartiene ad un pilota che è ancora in attività. Ecco chi è.
La F1 è uno sport dove contano molto le statistiche, delle quali si tiene conto anche per stabilire quale pilota sia superiore ad un altro. Ovviamente, i numeri non bastano, perché a volte alcuni campioni assoluti hanno vinto meno di altri per la mancanza di un mezzo tecnico adeguato, senza contare le epoche molto differenti tra di loro che non permettono di dare un giudizio completo.
Nella giornata di oggi, vi parleremo di colui che ha corso il maggior numero di gare nella storia della F1, e per chi non lo sapesse, questo giovincello corre ancora oggi e con grandi risultati. Stiamo ovviamente parlando di Fernando Alonso, nato ad Oviedo, badate bene, il 29 luglio del 1981.
Nonostante un’età di quasi 42 anni, il due volte campione del mondo della massima serie automobilistica guida ancora come un debuttante in termini di aggressività, demolendo i propri compagni di squadra e lottando sempre per posizioni di vertice. Ecco quante gare ha corso nella sua carriera, con l’obiettivo di riuscire a fare ancora meglio in futuro.
F1, nessuno come Fernando Alonso per gare disputate
Fernando Alonso è il pilota che ha il maggior numero di gare corse nella sua carriera in F1, avendo preso parte a ben 359 gare. Si tratta di un record che continuerà ad essere aggiornato, dal momento che il contratto che ha in vigore con l’Aston Martin lo legherà a questo team sino alla fine del 2024, a meno di ulteriori rinnovi.
Lo spagnolo delle Asturie ha avuto una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, anche se va detto che avrebbe potuto ottenere meglio e di più visto il suo talento. Che questo qui fosse un fenomeno lo aveva capito Giancarlo Minardi prima di molti altri, e fu lui che decise di farlo debuttare sulla propria monoposto bianca e nera nel 2001, ed anche se non arrivarono punti si intravide subito la stoffa del vero campione.
Flavio Briatore decise di portarselo in Renault, facendogli fare il tester nel 2002, per poi posizionarlo al fianco di Jarno Trulli nel 2003. Pronti, via, alla seconda gara in Malesia arriva la prima pole position, seguita dal podio nella gara domenicale, ed a quel punto era ormai chiaro che questo qui fosse uno che aveva la stoffa per competere con i migliori.
La prima vittoria in F1 fu questione di pochi mesi, visto che maturò nell’agosto dello stesso anno a Budapest, in un dominato Gran Premio di Ungheria, che in qualifica gli aveva dato la seconda pole position della sua ancor giovanissima carriera. Gli anni della Renault di Briatore sono stati quelli più redditizi, visto che nel biennio 2005-2006 sono maturati i titoli mondiali, battendo colossi come la McLaren-Mercedes di Kimi Raikkonen e la Ferrari di Michael Schumacher.
Alonso coltiva dentro di sé il sogno di vincere questo benedetto terzo titolo, che gli è sfuggito in maniera clamorosa nel 2007, nel 2010 e nel 2012. Con appena 8 punti in più in carriera, lo spagnolo sarebbe un cinque volte campione del mondo, questo giusto per far capire quanto in quegli anni occorreva essere perfetti in tutto per vincere e battere i rivali.
Obiettivo quota 400 prima di pensare al futuro
Fernando Alonso potrebbe essere il primo a toccare quota 400 gare disputate in F1. A quell’obiettivo sono rimaste una quarantina di gare, il che significa che potrebbe superarlo prima della fine del 2024, che ad oggi è la data di scadenza del suo contratto ed il possibile momento del ritiro definitivo, anche se con lui nulla è scontato.
Anche se i calendari sono sempre più lunghi e favoriscono questo tipo di record, sarà difficile per chiunque avvicinarsi ad un numero del genere, e l’unico in attività che non è troppo lontano da Nando è Lewis Hamilton, quarto a quota 313, che però difficilmente andrà ad impensierire il suo rivale.
Non potranno più muovere le loro statistiche Kimi Raikkonen, secondo a quota 350, e Rubens Barrichello, che è in terza piazza a 323. Un pilota su cui molti sperano è Sebastian Vettel, che in questa classifica è settimo a 299, ma che in questi giorni ha parlato di un possibile ritorno al volante. Chi vivrà vedrà, come si dice in gergo.