Nelle farmacie ad aprile si rischia un’indisponibilità di oltre tremila medicine. Scopriamo quali potrebbero mancare.
L’AIFA cerca di spiegare agli italiani per quale motivo molti farmaci mancherebbero all’appello.
La carenza di medicinali è iniziata ormai diversi mesi fa. Si è partiti dal Nurofen e altri farmaci di base e comuni per passare, poi, a medicinali necessari per terapie specifiche. L’allerta dell’AIFA continua. Si raggiungeranno i tremila farmaci mancanti più altri 472 che spariranno dalle farmacie dal mese di aprile fino al 2024.
L’Agenzia Italiana del Farmaco nell’ultimo report aggiornato allo scorso 11 aprile 2023 ha presentato questi dati creando agitazione tra i cittadini. A mancare antibiotici – quelli in sciroppo sono introvabili in tante città – antipiretici ma anche antitumorali. Questa difficoltà o impossibilità per il paziente a reperire il farmaco può avere più cause. Citiamo l’irreperibilità del principio attivo, la difficoltà di produzione, un’emergenza sanitaria o l’aumento della richiesta (come è successo per antipiretici e antibiotici a causa del Covid e dell’influenza australiana).
Medicinali spariti dalle farmacie, i dati dell’AIFA
Sul portale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, i cittadini possono consultare la lunga lista dei medicinali mancanti nelle farmacie – ben 3.492 in totale, 472 dei quali cominceranno a sparire nei prossimi giorni. Nel sito, l’AIFA riporta anche la data di inizio e presunta fine della carenza di ogni specifico medicinale nonché la causa dell’assenza temporanea.
Si legge come più del 50% dei farmaci sia irreperibile per la sospensione definitiva o temporanea della commercializzazione. Una percentuale minore per problemi produttivi e l’elevata richiesta. Seguono, in ultimo, provvedimenti volti alla regolarizzazione di un medicinale e le motivazioni commerciali.
Come sopperire alla mancanza dei medicinali
Il problema per le famiglie italiane diventa come curarsi, un diritto in una nazione civile. Non trovando il medicinale, l’AIFA suggerisce di rivolgersi al medico di famiglia per farsi consigliare una valida alternativa tenendo conto dell’anamnesi della persona.
I medicinali equivalenti o generici contengono la stessa composizione qualitativa e quantitativa di sostanze attive del farmaco di riferimento. Allo stesso modo hanno la stessa bioequivalenza. Circa il 77% dei medicinali ad oggi carenti può essere sostituito da un equivalente. Qualora non fosse possibile, il medico potrebbe decidere di attivare la procedura di importazione in modo tale da consentire alle ASL e alle strutture competenti (non alle farmacie) di dispensare il farmaco.
Ricordiamo come agire in autonomia nella sostituzione di un medicinale con un’alternativa non sia consigliabile, soprattutto se si tratta di un farmaco mai assunto in precedenza. Occorre sempre consultare il proprio medico di fiducia e capire con lui qual è la terapia corretta da seguire anche trattandosi di farmaci da banco.