Può capitare che un contribuente non sia in debito con il Fisco ma debba ricevere un rimborso fiscale: come fare se non ha l’IBAN?
Quando si parla di Fisco e Agenzia delle Entrate si pensa sempre che bisogna pagare una tassa o una cartella esattoriale.
In realtà, a volte capita che sia il Fisco a essere in debito con il contribuente e a dover accreditare su un conto un rimborso fiscale. Ma se un contribuente non ha l’IBAN (o non lo avesse comunicato) come lo potrà ricevere? A rispondere è la stessa Agenzia delle Entrate. Vediamo cosa dice.
Rimborso fiscale senza IBAN? Nessun problema può arrivare anche per posta
L’Agenzia delle Entrate risponde a un quesito posto su questo argomento da un contribuente che doveva ricevere un rimborso fiscale ma non aveva un IBAN intestato.
La risposta è incredibile. Infatti, tutti sanno che i rimborsi di competenza delle Entrate devono essere emessi tramite un bonifico bancario o postale, insomma su un conto corrente con IBAN. Capita, però, che per qualche motivo non lo abbia comunicato. Comunque, l’Agenzia delle Entrate, secondo la normativa vigente, deve inviare il rimborso in un altro modo.
Ma il contribuente non deve fare nulla, ovvero non deve presentare nessuna istanza in particolare. Questo perché il pagamento del rimborso fiscale per le persone fisiche in assenza (o mancata comunicazione) dell’IBAN avviene tramite assegno vidimato. Si tratta di un titolo di credito a copertura garantita emesso da Poste Italiane. L’assegno arriverà direttamente presso il domicilio fiscale del contribuente tramite raccomandata.
Ecco come si incassa
Quando il contribuente riceverà l’assegno, avrà tempo 60 giorni dalla data di emissione per incassarlo presso qualsiasi ufficio postale. Superato questo periodo di tempo, però, l’assegno non sarà più pagato. L’assegno potrà essere sia pagato in contanti oppure versato sul proprio conto corrente, se ne avesse uno ma non lo avesse comunicato.