Niente assegni familiari ai pensionati con nipoti a carico fino a 21 anni, restano per figli maggiorenni under 21 senza assegno unico: le regole INPS nel messaggio n. 1200 del 28 marzo scorso.
Con il lancio dell’assegno unico lo scorso anno, le prestazioni di sostegno alla natalità e genitorialità sono state rivoluzionate, razionalizzate e in buona parte accorpate.
Ecco perché fare chiarezza a riguardo può risultare opportuno: non dimentichiamo infatti le regole Inps vigenti per quanto attiene ai pensionati, detrazioni per nipoti a carico e ANF.
Ebbene in riferimento ai titolari di trattamento previdenziale non vale l’assegnazione di assegni familiari in ipotesi di nipoti a carico fino ai 21 anni di età, mentre permangono per i figli di età compresa tra i 18 e 21 anni non compiuti senza assegno unico. Vediamo più da vicino gli ultimi aggiornamenti pubblicati dall’istituto di previdenza.
Di riferimento è il messaggio Inps n. 1200 del 28 marzo 2023 avente ad oggetto le pensioni delle gestioni private e la gestione dell’assegno per il nucleo familiare e degli assegni familiari, dopo l’istituzione dell’assegno unico e universale di cui al decreto legislativo n. 230/2021. I dettagli.
Novità per pensionati con presenza di nipoti nel nucleo familiare: cosa cambia?
Rimarchiamo che Inps ha pubblicato le regole in campo di rapporti ed effetti dell’assegno unico sui trattamenti pensionistici, per quanto attiene alle detrazione per i nipoti a carico, l’assegno per il nucleo familiare (ANF) e gli assegni familiari (AF). Sono ricalcolate le pensioni su cui si versano prestazioni sostituite dall’assegno unico, mentre permangono senza modifiche le pensioni dirette, indirette e reversibili con figli maggiorenni fino a 21 anni senza diritto all’assegno unico introdotto lo scorso anno.
L’istituto di previdenza ha indicato alle sedi gli iter di gestione delle pensioni dirette, indirette e reversibili nei confronti dei quali continuano ad applicarsi gli ulteriori benefici, invece il coordinamento fra l’assegno unico e alcune prestazioni versate dall’istituto o le detrazioni applicate sulle pensioni dirette, si trova nel messaggio 1200/2023.
Ebbene per ciò che attiene alle pensioni con presenza di nipoti nel nucleo familiare, la circolare 34/2022 ha chiarito che i nipoti (anche quelli inabili) a carico dell’ascendente, a partire dal primo marzo dello scorso anno, non sono più da considerare a carico del nucleo degli ascendenti. Pertanto l’esclusione dal nucleo familiare dei nipoti permette il riconoscimento delle prestazioni familiari (ANF e AF) per i nuclei formati soltanto da soggetti differenti dai figli di età al di sotto dei 21 anni o figli con disabilità a carico, senza alcun limite di età.
Per quanto riguarda l’assegnazione del beneficio si dà luogo ad una ricostituzione per trattamento di famiglia, e a breve sarà svolta la ricostituzione per la individuazione del conguaglio spettante.
Chiarimenti sul diritto ad ANF e assegni familiari
Contestualmente è opportuno rimarcare che gli assegni al nucleo familiare – ANF e gli assegni familiari – AF sono riconosciuti soltanto ai nuclei residui formati da soggetti differenti dai figli di età al di sotto dei 21 anni o figli con disabilità a carico, senza limiti di età.
Lo scenario è mutato con il lancio dell’assegno unico lo scorso anno: a partire dal primo marzo 2022, infatti, non sono più riconosciuti gli assegni familiari per i figli, inclusi gli universitari, il cui diritto al riconoscimento degli assegni familiari si estendeva fino ai 26 anni di età. Dopo il compimento del ventunesimo anno di età, per cui si ha diritto all’assegno unico figli a carico, sarà possibile fare domanda per la prestazione AF ma soltanto per soggetti differenti dai figli.
In ipotesi di figli tra 18 e 21 anni, i quali non hanno diritto all’assegno unico perché non fanno parte delle specifiche categorie di cui alla legge, permane il diritto a ANF e AF.
Infine, alla luce del messaggio Inps sono escluse dagli assegni al nucleo familiare altresì le pensioni degli iscritti alle gestioni autonome dell’Inps, vale a dire artigiani e commercianti, in caso di figli o di orfani, per i quali va domandato l’assegno unico e universale.