Entro il 2 ottobre bisognerà presentare il Modello 730 2023, per la Dichiarazione dei Redditi relativi al 2022. Ecco le spese che si possono detrarre.
Il Modello 730 è costituito da diversi quadri e righi, che vanno compilati in base alla tipologia dei redditi prodotti dal dichiarante, nell’anno di imposta considerato.
Nello specifico, nel Quadro E (Oneri e spese detraibili e oneri deducibili) devono essere inserite le spese per le quali si riceve una detrazione d’imposta e quelle che possono essere dedotte dal reddito totale (cd. oneri deducibili).
Vediamo, dunque, come si compila il Quadro E, con particolare attenzione alle voci da inserire.
Modello 730 2023: quali spese possono essere detratte?
All’interno del Quadro E, Sezione I, vanno inserite le spese che danno diritto ad una detrazione d’imposta.
Vi rientrano, per esempio, quelle affrontate per ragioni di salute, di istruzione o gli interessi sul mutuo della casa. Si parla, in tal caso, di spese detraibili e si possono usare per ridurre l’imposta da pagare.
Nel Quadro E, Sezione I, righi da E1 a E14, devono essere riportati i costi, suddivisi in base alla detrazione d’imposta spettante. Nel dettaglio:
- del 19%: spese sanitarie e interessi mutuo;
- del 26% o del 30%: erogazioni liberali alle ONLUS o alle APS;
- del 35%: erogazioni liberali alle OV;
- del 90%: premi legati al rischio di eventi calamitosi per assicurazioni contratte contestualmente alla cessione del credito, per i lavori di Sisma bonus 110%, ad un’impresa di assicurazione.
Leggi anche il seguente articolo: “Modello 730, attenzione a cosa dichiari: gli errori da evitare“.
Quali sono le spese deducibili?
Nel Quadro E, Sezione II, del Modello 730, il dichiarante deve inserire le cd. deduzioni. Si tratta delle spese che riducono il reddito complessivo sul quale si determina l’imposta da versare. Ad esempio, i contributi previdenziali e assistenziali (obbligatori e volontari) oppure i versamenti liberali a Enti non profit.
Nello specifico, all’interno dei righi da E21 a E36, si devono specificare le spese e gli oneri per i quali si ha diritto alla deduzione dal reddito totale. Rientrano tra tali voci, ad esempio, i contributi previdenziali.
Per questa voce, infatti, nel rigo E27, l’interessato deve indicare le somme accreditate presso le forme pensionistiche complementari, a carico sia del contribuente sia del datore di lavoro.
Per ulteriori approfondimenti: “Modello 730/2023, ci sono novità sulle spese da scaricare“.
Modello 730: ulteriori detrazioni
Nel Quadro E, Sezioni dalla III alla VI, il dichiarante deve specificare gli ulteriori oneri e spese che danno diritto ad altre tipologie di detrazioni. Nello specifico:
- Sezione III A – (righi da E41 a E43): spese che consentono la detrazione d’imposta per i lavori di recupero del patrimonio edilizio e per misure antisismiche;
- Sezione III B – (righi da E51 a E53): dati catastali immobiliari e altre informazioni utili per tale detrazione;
- Sezione III C – (righi da E56 a E59): detrazione d’imposta del 50% per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione, per l’acquisto di mobili e le detrazioni d’imposta al 110% per l’installazione delle infrastrutture di ricarica eseguite con gli interventi Superbonus;
- Sezione IV – (righi da E61 a E62): spese per gli interventi di risparmio energetico;
- Sezione V – (righi da E71 a E72): informazioni relative ai canoni di locazione;
- Sezione VI – (righi da E81 a E83): dati per beneficiare di altre detrazioni d’imposta (ad esempio, spese per il mantenimento dei cani guida).
Le detrazioni per i Bonus edilizi
All’interno del Quadro E, Sezione III A, del Modello 730, si devono inserire le spese affrontate per i lavori di recupero del patrimonio edilizio e per le misure antisismiche. Nel dettaglio, il contribuente deve specificare i costi sostenuti per l’anno di imposta 2022 o gli anni precedenti, per i seguenti interventi:
- ristrutturazione di immobili;
- lavori attinenti l’adozione di misure antisismiche e la realizzazione di opere per la messa in sicurezza statica;
- acquisto o assegnazione di immobili situati in edifici ristrutturati;
- sistemazione del verde (cd. Bonus verde);
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti (cd. Bonus facciate);
- installazione di impianti fotovoltaici legati alla rete elettrica e installazione dei sistemi di accumulo integrati negli impianti fotovoltaici;
- montaggio di sistemi fotovoltaici da parte delle comunità energetiche dei condomini.