Radiazioni smartphone, quali sono i veri pericoli? I rischi che non ti aspetti

Molto spesso si sente parlare di radiazioni provenienti dallo smartphone. Ma quali sono i veri pericoli e i veri rischi?

I pericoli legati alle radiazioni sono un argomento  molto attuale, visto il periodo dominato dalla tecnologia e dall’utilizzo degli smartphone, divenuti oramai uno strumento indispensabile. Va detto però che quelle del cellulare sono radiazioni non ionizzanti, per di più con frequenze comprese tra 30 kilohertz e 300 gigahertz. Con queste frequenze, come stabilito e riportato dal National Cancer Institute, una delle agenzie che fa parte del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, non è stata riscontrata al momento alcuna evidenza chiara e alcun legame con il rischio di malattie gravi, come, per esempio, il cancro.

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In fondo, oltre ai virus, possono esserci tantissimi altri rischi legati all’uso costante e continuo di certi dispositivi. Ma, al di là di quello che può essere il reale pericolo, non resta che cercare di capire come proteggersi, come difendersi e come tutelarsi. Ci sono trucchi e strategie non da poco e che possono essere davvero esser messo in atto da tutti.

Non resta dunque che entrare nello specifico e nel dettaglio, perché si sta parlando di un qualcosa che può davvero riguardare e toccare tutti. E non potrebbe essere altrimenti.

Radiazioni smartphone, ecco come proteggersi

Non si può certo nascondere che su questa questione, specie negli ultimi anni, si è sviluppato un acceso dibattito e un confronto tra posizioni differenti e totalmente opposte. Alcune opinioni hanno inevitabilmente messo in allarme gli utenti. Ma che cosa si può fare dunque per ridurre le radiazioni dello smartphone? Senza alcun dubbio è molto importante partire dal mettere in pratica alcuni accorgimenti per limitare ogni potenziale pericolo e rischio, che, tra l’altro, possono essere definiti inutili otre che fortemente dannosi per la salute.

In primis si può utilizzare  il vivavoce quando si fa una chiamata. Infatti quest’ultimo, permettendo di non tenere lo smartphone vicino all’orecchio, non esporrebbe il cervello alle onde elettromagnetiche. Dunque questa può essere una soluzione non da poco per in particolar modo per chi passa ore e ore in telefonate, magari di lavoro. Un’altro trucco potrebbe essere il non utilizzare lo smartphone quando ci si trova in auto. Oltre ai divieti del Codice della Strada, va detto che l’auto tenderebbe a trattenere al suo interno tutte le onde elettromagnetiche. Altra strategia? Spegnere il dispositivo quando andiamo a dormire. Infatti, metterlo nel comodino, o comunque tenerlo vicino, sembrerebbe esporre a dei rischi non da poco. Insomma, accorgimenti che sono tutt’altro che complessi, ma che possono essere definiti e chiamati salutari. Non resta che metterli in atto e in pratica per ridurre il rischio radiazioni.

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