Caldaia, scattano i controlli: se non sei pronto ti svuotano il conto

La caldaia è un impianto di riscaldamento di grande importanza nelle case degli italiani, ma bisogna adeguarsi a ciò che vuole il mercato altrimenti si rischia di perdere molti soldi. Ecco di che cosa si tratta e cosa bisogna fare. 

È passato più di un anno da quando i prezzi delle bollette di luce e gas hanno iniziato a lievitare a dismisura, mettendo in crisi milioni di italiani che ogni giorni si trovano ad affrontare le spese. In questo scenario, i cittadini si chiedono in ogni circostanza come poter risparmiare sulle spese della quotidianità, anche se a volte alcune scelte non sono proficue in quanto si potrebbe rischiare di perdere molti soldi.

attenzione alla caldaia
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Molte persone, pure di poter risparmiare, decidono di non fare la manutenzione della caldaia. Una grandissimo errore perché è di grande importanza riuscire a mantenere l’impianto di riscaldamento al massimo dell’efficienza, perché permette un notevole risparmio sui consumi che non è indifferente.

Un’altra cosa importante da sottolineare è che i controlli alla caldaia non sono solamente ottimi per l’efficienza energetica, ma sono anche obbligatori per legge. Questo vuol dire che, le persone che decidono erroneamente di non farli, rischiano di incappare in sanzioni molto pesanti e quindi perdere molti soldi.

Manutenzione caldaia: i controlli obbligatori da fare

Quando di parla di manutenzione della caldaia, ci si riferisce al funzionamento interno dell’impianto di riscaldamento e alla pulizia che necessita di essere fatta in maniera periodica sul bruciatore e sullo scambiatore di regolazioni. Ciò per evitare dei malfunzionamenti all’intera apparecchiatura. Andiamo a vedere quali sono i controlli obbligatori che bisogna fare.

Controlli sul bruciatore

Il bruciatore della caldaia è un componente importante per il funzionamento dell’impianto. È al suo interno che avviene la miscelazione tra comburente e combustibile, un processo che a lungo termine tende a rilasciare le score all’interno del bruciatore. Per questo è fondamentale fare una pulizia periodica, per eliminare tali scorie che si accumulano negli anni fino a generare dei malfunzionamenti.

Controlli allo scambiatore

Lo scambiatore è importante nella caldaia in quanto al suo interno l’acqua che arriva dalla rete idrica inizia il processo di riscaldamento. Per poi essere inserita in seguito dentro l’impianto di riscaldamento. Proprio per il fatto che lo scambiatore ospita l’acqua al suo interno in maniera costante, tende a essere eroso dal calcare che viene prodotto in questa operazione. Nel caso in cui tale strumento si dovesse danneggiare, si rischia una spesa molto cara dato che deve intervenire una ditta specializzata per risolvere i problemi.

Caldaia in una casa in affitto, gli obblighi del locatore

A volte ci si chiede a chi spetta la manutenzione della caldaia quando ci si trova in una casa in affitto. Per fortuna la legge è molto chiara su questo punto e l’articolo 1576 del Codice Civile stabili che al locatore sono addebitate solamente quelle spese straordinarie, parliamo ad esempio della sostituzione della caldaia dietro a un guasto irreversibile. Ma anche eventuali accorgimenti che bisogna apportare nel caso in cui ci dovesse essere una disposizione legislativa. Tutte le altre spese sono a carico degli inquilini, ovvero coloro che vivono all’interno dell’abitazione.

Manutenzione caldaia: costi e sanzioni

In linea di massima, una manutenzione della caldaia da parte di un’azienda specializzata nel settore, con tecnici abilitati per legge a effettuare controlli su larga scala, si prende circa 100 euro. Questo non è un costo fisso che vale in tutta Italia, dato che le spese variano a seconda della regione in cui ci si trova. Generalmente, al Sud queste spese sono più economiche rispetto al Nord. Tra l’altro, chi deve cambiare la caldaia può approfittare del bonus nel 2023, anche se non è rivolto a tutti.

Essendo interventi obbligatori per legge sulla caldaia, dato che sono stabiliti nel decreto numero 74 del 2023, i contribuenti che decidono di non rispettare tale direttiva rischiano di andare incontro a pesanti sanzioni. Nel caso in cui ci dovessero essere degli accertamenti e quindi viene stabilito che non c’è stata una revisione dell’impianto, le multe potrebbero aggirarsi tra i 50 e i 200 euro. La cifra però potrebbe lievitare nel caso in cui si è sprovvisti del libretto caldaia, a quel punto la sanzione prevista è tra i 500 e 600 euro.

Le multe salgono notevolmente se dopo una verifica viene accertata la mancata manutenzione dell’impianto di combustione e del suo funzionamento regolare. Si parla in questo caso di una multa da 3mila euro. Prima di procedere alla multa, il Comune deve concedere al cittadino un tempo di venti giorni per poter regolarizzare la sua posizione. Passato il termine, nel caso in cui il cittadino non ha provveduto con i suoi obblighi, l’amministrazione può far scattare la sanzione.

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