Oggi parleremo del sussidio straordinario INPS che fa riferimento a vecchi e nuovi bonus. È in arrivo il beneficio di aprile.
In base a quanto stabilito dalla Legge di bilancio 2023 sono previsti una serie di sussidi straordinari e bonus indirizzati in favore di determinate categorie di lavoratori.
Il sussidio straordinario INPS è una voce di sistema che serve a gestire diverse indennità automatiche degli ultimi mesi. In sostanza, si tratta di un sussidio che fa riferimento non a un solo beneficio, ma ha più bonus. Si tratta, dunque, di una definizione generica sotto la quale possono rientrare diversi benefici economici.
Sussidio straordinario INPS: a cosa fa riferimento?
Con il termine sussidio straordinario INPS si fa riferimento ad una serie di benefici economici generici.
Di conseguenza, per alcuni lavoratori la voce sussidio straordinario INPS corrisponde all’erogazione del bonus di 150 euro, già ricevuto in automatico o ancora da ricevere. Per altri lavoratori, invece, il sussidio in questione fa riferimento ad alcuni protocolli di vecchie indennità a carattere emergenziale. Anche in questo caso si tratta di bonus automatici, per i quali non è prevista alcuna domanda.
Per altri, ancora, il sussidio può fare riferimento alla Naspi o all’indennità una tantum.
È, dunque, chiaro che il sussidio straordinario INPS indica diversi benefici economici che l’istituto previdenziale eroga in favore di specifiche categorie di contribuenti/lavoratori.
Sussidio straordinario INPS: tra vecchi e nuovi bonus
Da poco è possibile inviare le domande per fare richiesta del bonus di 200 o 350 euro. Ci stiamo riferendo ai cosiddetti benefici anti-inflazione, già previsti nel 2022, che sono stati estesi anche ad altre categorie di cittadini. In sostanza, si tratta delle stesse identità erogate a luglio e novembre in favore di pensionati, percettori di Rdc e lavoratori dipendenti.
Ora, finalmente è possibile accedere a questi bonus anche per altre categorie di contribuenti. Ci stiamo riferendo ai lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, che erano stati precedentemente esclusi dai decreti.
Addio ai bonus bollette potenziati
C’è un’altra importante novità che riguarda le indennità erogate dall’INPS in favore di determinate categorie di cittadini, i bonus bollette potenziati. A quanto pare, si va verso il tramonto di tali indennità.
È opportuno precisare che tutto ciò non vuol dire che dal 31 marzo non saranno più erogati i bonus bollette sociali. Queste indennità restano, ma vengono meno i potenziamenti che erano stati introdotti durante i periodi di maggior criticità delle tariffe delle bollette elettriche.
A tale proposito, è atteso, entro la prossima settimana, un Consiglio dei ministri che approverà un nuovo decreto che potrebbe introdurre nuovi meccanismi di sostegno alle famiglie e ai cittadini. Anche in questo caso ci si attendono le indennità potenziate, che siano in grado di offrire concreto aiuto ai nuclei in maggiore difficoltà economica. In sostanza, si tratta di bonus più selettivi che andranno ad individuare la platea di beneficiari in base agli indicatori ISEE o sulla base dei consumi.