Prodotti per l’infanzia: finalmente è arrivata la notizia che tutti attendevano

C’è un importante notizia che riguarda i prodotti per l’infanzia, e non solo, per i quali si va verso l’azzeramento dell’IVA.

Nell’ultima riforma fiscale, di cui si parla tanto negli ultimi giorni, ci sono importanti novità che riguardano anche la possibilità di azzerare l’IVA su alcuni prodotti, ottendendo un risparmio super.

Donna sopresa, prodotti per l'infanzia
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In particolare, l’intenzione del Governo è quello di eliminare l’Iva sui prodotti per l’infanzia e sui beni di prima necessità. L’iniziativa ha lo scopo di aiutare concretamente le famiglie che si trovano a dover fare i conti con l’aumento dei prezzi.

Così facendo i nuclei familiari con bambini piccoli potranno risparmiare un bel po’ di soldi.

Il Viceministro all’economia e alle finanze, Maurizio Leo, ha offerto chiarimenti in merito all’intenzione del governo di eliminare l’IVA su alcuni prodotti.

Prodotti per l’infanzia e beni di prima necessità: stop all’IVA

Lo scorso 16 marzo è stato approvato il disegno della legge delega che porterà l’introduzione di una serie di novità in ambito fiscale. Oltre alla chiacchierata riduzione degli scaglioni IRPEF, che passeranno da 4 a 3, e agli incentivi alle aziende che assumono o investono, c’è anche un’altra importante novità che riguarda l’IVA.

A quanto pare il governo intende azzerare completamente l’aliquota applicata ai prodotti per l’infanzia e ai beni di prima necessità.

L’iniziativa, in realtà, ha matrice comunitaria, infatti va ad allinearsi ad una serie di norme previste dalla UE.

In base all’attuale meccanismo delle aliquote IVA, in Italia, ne sono presenti quattro:

  • 22% l’aliquota IVA ordinaria;
  • 4% per alimenti, bevande e prodotti agricoli;
  • 5% per alcuni alimenti;
  • 10% per fornitura di energia elettrica e gas per usi domestici, metti i medicinali e per gli interventi di recupero edilizio.

Così come specificato dal Vieministro Leo: “l’aliquota base del 4 per cento è intoccabile per ragioni comunitarie, le altre possono essere oggetto di rivisitazione”.

Tuttavia il governo ha intenzione di rivedere l’associazione tra prodotti e aliquote, in modo tale da “rimediare a situazioni diventate ormai irrazionali”.

Tra le novità in cantiere c’è anche quella della l’aliquota zero su determinati prodotti. In particolare, si fa riferimento ai prodotti per l’infanzia e beni di prima necessità.

La situazione attuale

In realtà, già quella approvazione della legge di bilancio 2023 è stata intrapresa una modifica fiscale che ha portato ad un abbattimento dell’aliquota IVA sulle suddette categorie di prodotti.

Di conseguenza, a partire dall’inizio del 2023 sui prodotti dell’infanzia l’aliquota IVA applicata è del 5%. Ci stiamo riferendo a:

  • Latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti;
  • Preparazione alimentari di farine, semole, semolini e così via;
  • Pannolini;
  • Seggiolini per bambini da installare nelle auto.

Allo stesso tempo, sempre con la legge di bilancio 2023, si è provveduto a ridurre l’aliquota IVA anche sui prodotti per l’igiene femminile.

In base ai calcoli effettuati dalla relazione tecnica della Finanziera 2023, si stima che questo importante novità produrrà una riduzione del gettito pari a circa 178,18 milioni di euro all’anno.

Il Viceministro ha poi specificato che:“Per quel che riguarda le coperture, dobbiamo tener conto del fatto che ci muoviamo in un sentiero di finanza pubblica cadenzato da passaggi chiari e predeterminati. Il Documento di economia e finanza ad aprile e la Nota di aggiornamento a settembre definiranno i margini di bilancio per i prossimi anni.

E, come del resto è già accaduto con l’ultima manovra, potranno mettere a disposizione una quota degli spazi che si creano per i primi moduli della riforma”.

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