BTpEi , guadagni incredibili in soli sei anni: la cifra ti stupirà

Il 15 marzo 2023 il Tesoro ha messo in pagamento la cedola del BTpEi del 15 settembre 2026. Alla scoperta di interessi e rivalutazione.

A quanto pare gli interessi che matureranno sui BTpEi  del 15 settembre 2026 saranno comprensivi anche di una rivalutazione.

BTpEi 15 settembre 2026: da oggi, cedola con rivalutazione.
Internet tutto gratis – BTpEi 15 settembre 2026

Il 15 marzo 2023 è stata una giornata di pagamento per ben 6 titoli di Stato indicizzati all’inflazione Eurostat. Tra questi vi è anche il BTpEi  15 settembre 2026 con codice ISIN IT0004735152.

Si tratta di un Titolo di Stato emesso nel 2011 con una scadenza quindicennale. Per questo motivo, la scadenza dell’investimento è prevista per il 15 settembre 2026.

Nel frattempo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il 15 marzo 2023, ha reso nota la cedola semestrale che sarà staccata. Cosa devono attendersi gli investitori?

BTpEi 15 settembre 2026: ottime notizie per gli investitori

Il Ministero dell’economia, il 15 marzo 2023, ha comunicato la cedola semestrale staccata sul titolo di stato con rivalutazione 15 settembre 2026. Nello specifico, la cedola è pari a 19,705925 euro per ogni 1000 euro di capitale nominale investito.

Inoltre, il tasso d’interesse maturato parte dalla data di godimento, ovvero dal 15 settembre 2022. Attualmente, dunque, la cedola semestrale è pari a circa l’1,97%. All’interno della aliquota è inserita già alla rivalutazione relativa al tasso di inflazione Eurostat.

Dopotutto, la cedola annuale reale del suddetto titolo di Stato è pari al 3,10%, ovvero all’1,55% con cadenza semestrale. Di conseguenza, a conti fatti, l’investitore si trova di fronte ad una rivoluzione che è persino superiore al 27%.

Come funzionano i titoli di Stato indicizzati all’inflazione?

I BTpEi  sono titoli di Stato indicizzati all’inflazione, ma tengono conto solo dell’inflazione dell’Area Euro, senza considerare quella italiana.

Ad ogni modo, alla scadenza dei titoli è prevista una rivalutazione dell’intero capitale. Pertanto, la rivalutazione non avviene con cadenza semestrale, ma alla fine dell’investimento. Di conseguenza, coloro che acquistano un bond di questo tipo sul mercato secondario potrebbero notare che i prezzi risultano molto diversi rispetto a quelli scaturiti dalla sola quotazione.

Impostazioni privacy