Accertamenti del fisco: ora controllano anche le carte di credito

Nel 2023 ci sono delle importanti novità che riguardano gli accertamenti del fisco: ora controllano anche le carte di credito.

L’Agenzia delle Entrate è stata munita di diversi strumenti con lo scopo di contrastare l’evasione fiscale. Ci stiamo riferendo a quel fenomeno che permette di eludere i controlli fiscali e di non versare le tasse dovute, che in Italia è piuttosto diffuso.

Accertamenti del fisco
Internet tutto gratis – Accertamenti del fisco

Per questo motivo, l’Agenzia delle Entrate eseguirà controlli anche sulle carte di credito: l’evasione sarà combattuta su più livelli. A quanto pare, anche la Commissione Europea ha avanzato una proposta che riguarda proprio i controlli sulle carte di credito.

Di fatto, finora, i controlli del fisco si sono concentrati sui conti correnti bancari o postali. Ma, da oggi, saranno tenuti sott’occhio anche i movimenti effettuati con le carte di credito.

Accertamenti del fisco: l’incredibile novità 2023

In base a quanto dichiarato dalla Commissione Europea, analizzando le operazioni effettuate su un conto corrente è possibile ottenere una fotografia ben chiara di ogni singolo contribuente. In questo modo, è possibile combattere la piaga fiscale dell’evasione che, soprattutto in Italia, rappresenta un il deficit piuttosto profondo per il sistema.

L’organismo europeo sottolinea quanto possa essere utile il controllo degli estratti conto per tenere sotto controllo le possibili evasioni, soprattutto quelle che riguardano il versamento dell’IVA e il pagamento delle tasse.

Come funzionano i nuovi accertamenti

Gli accertamenti del fisco proposti dalla Commissione Europea prevedono l’introduzione di un obbligo che riguarda soprattutto le banche e le società di carte di credito. Questi istituti avranno il compito di inviare periodicamente i dati relativi alle movimentazioni economiche.

Le informazioni dovranno essere inoltrate alle autorità fiscali nazionali degli stati membri dell’Unione Europea, in modo tale che si crei un enorme database dal quale attingere le informazioni necessarie.

In particolare, questo sistema permetterà di segnalare i pagamenti che superano la soglia di 25.000 euro in un trimestre.

Grazie alla creazione di questo database sarà possibile fronteggiare le frodi transfrontaliere in materia di IVA. Inoltre, il sistema permetterà di tenere d’occhio le vendite via web, che sono in costante aumento e spesso sfuggono ai controlli.

Secondo le previsioni di Bruxelles, il nuovo sistema dovrebbe permettere di recuperare circa 1,2 miliardi di euro di deficit, che provengono proprio dalle frodi sull’IVA tramite e-commerce.

Per ora, l’Agenzia delle Entrate sembra essere favorevole a questi controlli ed è pronta ad accogliere la novità per contrastare l’evasione fiscale.

A questo meccanismo si andrà ad affiancare il, già operativo, anagrafe dei conti correnti.

Anagrafe conti corrente: cos’è e come funziona

Ci stiamo riferendo allo strumento voluto dal governo Monti e introdotto con il Decreto Salva Italia, grazie al quale si farà confluire in un enorme database tutte le informazioni che riguardano le transazioni economiche sui conti correnti bancari degli italiani.

In questo modo, sarà possibile individuare più facilmente le evasioni fiscali. I controlli saranno effettuati in maniera anonima, ovvero senza rivelare l’identità del soggetto, almeno fino a quando non si verifica un illecito da approfondire. In questo modo, si riesce a tutelare la privacy dei cittadini.

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