Hai l’indennità di accompagnamento? Il tuo assegno può arrivare a 1500€

Molti non sanno che è possibile percepire 1.500 euro di indennità di accompagnamento. Si tratta di un’opportunità da cogliere al volo.

L’indennità di accompagnamento è riconosciuta alle persone che non riescono a svolgere le attività di vita quotidiana e, per questo motivo, hanno bisogno di un’assistenza continua. L’indennità di accompagnamento spetta a coloro che non riescono a deambulare o ai malati oncologici durante il periodo di chemioterapia.

1.500 euro di indennità di accompagnamento: a chi spetta?
Internet tutto gratis – 1.500 euro di indennità di accompagnamento

In ogni caso, si tratta di una prestazione economica riconosciuta solo in presenza di determinate condizioni cliniche.

Nel 2023, l’importo dell’indennità di accompagnamento ha subito una rivalutazione con lo scopo di adeguare la somma di denaro riconosciuta alla suddetta categoria di cittadini, al reale costo della vita. Dopotutto, il 2022 si è contraddistinto per un’impennata imprevedibile del tasso di inflazione, che ha determinato l’aumento dei costi dei generi di prima necessità.

Di conseguenza, si è reso necessario un intervento di perequazione piuttosto sostanzioso.

Per questo motivo, i titolari di indennità di accompagnamento, quest’anno, riceveranno un assegno mensile di 563 euro.

Scopriamo come fare ad ottenere l’indennità e quali sono i requisiti previsti dalla legge. Ma, soprattutto, scopriamo come è possibile ottenere un’indennità superiore a 1.500 euro al mese.

1.500 euro di indennità di accompagnamento: è davvero possibile?

Sebbene l’importo dell’indennità di accompagnamento, per il 2023, sia stato soggetto ad una rivalutazione che ne ha accresciuto il valore, si tratta ancora di una somma di denaro modesta: 563 euro al mese.

Tuttavia ci sono dei casi in cui una persona, oltre ad avere diritto all’indennità di accompagnamento di invalidità civile può essere titolare anche di indennità per i ciechi. In sostanza, le due indennità sono cumulabili tra loro.

In questo caso, la prestazione riconosciuta al cittadino potrebbe superare i 1500 euro di indennità di accompagnamento.

Tuttavia, è necessario che il soggetto che percepisce la prestazione economica sia riconosciuta come cieca assoluta. Il riconoscimento del grado di invalidità spetta alla commissione medico legale dell’ASL competente, integrata da un medico dell’INPS.

È opportuno ricordare che per poter cumulare le due prestazioni economiche è necessario che le patologie che danno accesso all’invalidità civile, fatta eccezione per la cecità, compromettano l’autosufficienza del soggetto tanto da richiedere l’assistenza da parte di terze persone.

Se, invece, la cecità rappresenta la patologia principale, mentre le altre problematiche di invalidità civile siano riconosciute come secondarie, può accadere che si abbia diritto all’indennità di accompagnamento per ciechi, il cui valore monetario rappresenta quasi il doppio dell’invalidità civile.

In sostanza, i soggetti affetti da cecità hanno diritto a un’indennità di accompagnamento che è più corposa rispetto a quella prevista per l’invalidità civile. Si parla di una somma di denaro che si aggira intorno alle 1.000 euro.

Tuttavia, se il soggetto in questione è anche affetto da altre patologie, per le quali la legge dispone il riconoscimento dell’accompagnamento per invalidità civile, allora questa prestazione economica si andrà a sommare alla precedente, determinando un’erogazione mensile superiore a 1.500 euro di indennità di accompagnamento.

Come si ottiene l’assegno di accompagnamento

Per diventare titolari dell’indennità quindi accompagnamento è necessario essere in possesso di determinati requisiti. In ogni caso, è necessario che il soggetto interessato presenti un’apposita richiesta.

Resta salvo il fatto che per accedere all’indennità di accompagnamento il richiedente debba essere anziano e disabile con totale inabilità accertata. A tale proposito, è opportuno ricordare che l’inabilità può fare riferimento sia ad una condizione fisica che ad una condizione psichica.

In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, tutti coloro che hanno i requisiti sanitari per accedere all’indennità di accompagnamento devono ricevere la prestazione economica a prescindere dalla condizione reddituale o dall’età.

Per ottenere l’indennità di accompagnamento è necessario essere cittadini italiani, stranieri comunitari o stranieri extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno da almeno un anno.

Inoltre, è necessario che il richiedente:

  • Abbia età compresa tra 18 e 65 anni
  • Non sia ricoverato presso strutture a pagamento con retta a carico dello Stato o di Enti pubblici.

Per ottenere l’indennità di accompagnamento occorre presentare domanda all’istituto previdenziale, allegando all’istanza tutta la documentazione medica necessaria a verificare il possesso dei requisiti previsti dalla legge.

Innanzitutto, è necessario inviare il certificato medico introduttivo all’INPS in modo tale dà essere convocati a visita. Dopo aver sostenuto la visita medica, per il riconoscimento dell’invalidità, la commissione medico legale emette un certificato, in cui è indicata la percentuale di invalidità riconosciuta. Solo a questo punto è possibile presentare l’istanza per ottenere l’indennità di accompagnamento.

La domanda può essere presentata in due modalità:

  • Accedendo al portale INPS tramite le proprie credenziali digitali
  • Rivolgendosi ad un patronato o tramite associazioni di categoria per disabili.
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