Il mancato pagamento bollo auto rappresenta un’evasione e un reato tributario. Dopo quanto tempo finisci nei guai?
Il mancato pagamento del bollo auto determina l’applicazione di sanzioni, che possono variare a seconda della regione di appartenenza, della vettura in questione e del lasso di tempo trascorso.
Quel che è certo, è che il mancato pagamento del bollo auto rappresenta un reato. Per questo motivo conviene regolarizzare il prima possibile la propria situazione, per evitare di correre grossi rischi.
Scopriamo dopo quanto tempo non è più possibile regolarizzare la propria situazione e si finisce nei guai.
Mancato pagamento bollo auto: Focus sull’imposta
Il bollo auto rappresenta un’imposta regionale che va versata con cadenza annuale. Si tratta di un pagamento obbligatorio che spetta a tutti i proprietari di veicoli immatricolati in Italia.
Il mancato o ritardato pagamento del bollo auto, entro la scadenza prevista, determina l’applicazione di sanzioni e interessi in mora.
A proposito delle sanzioni relative al mancato pagamento dell’imposta automobilistica, va detto che queste variano in base a determinati fattori. Dal momento che l’imposta è a carattere regionale, le sanzioni cambiano da zona a zona d’Italia. Inoltre, ad influire sull’entità delle sanzioni c’è anche il veicolo per il quale non si è provveduto a pagare il bollo.
Infine, il fattore tempo contribuisce ad incrementare le sanzioni fino a rendere impossibile regolarizzare la propria posizione debitoria nei confronti della Regione. In quest’ultimo caso, è prevista l’emissione di una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione con la possibilità di andare incontro al pignoramento di beni.
Le sanzioni relative al mancato pagamento del bollo auto determinano l’applicazione di interessi in mora calcolati sull’importo non pagato.
Senza dimenticare che il mancato pagamento del bollo automobilistico determina un altro rischio per il proprietario del veicolo: la sospensione della circolazione su strada pubblica, fino a quando non viene effettuato il pagamento.
Sanzioni e multe
Come abbiamo visto, l’applicazione delle sanzioni varia da regione a regione. Tuttavia, in linea generale, la maggior parte delle regioni prevedono l’applicazione di un’aliquota di interesse in mora che varia dal 2% al 5% per ogni mese di ritardo. In sostanza, l’applicazione degli interessi scatta dal giorno successivo al ritardo del pagamento e cresce con l’aumentare del suddetto ritardo.
Tuttavia, l’applicazione degli interessi non è l’unico aspetto negativo. Di fatto, il mancato pagamento del bollo auto determina anche l’attuazione di una sanzione pecuniaria che può andare da un minimo di 41 a un massimo di 168 euro.
In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, il cittadino che non ha effettuato il pagamento del bollo auto ha la possibilità di regolarizzare la propria posizione nell’arco di due anni.
Cosa succede dopo due anni
Trascorsi due anni dal mancato pagamento del bollo auto, l’Ente che si occupa della riscossione dell’imposta invia una cartella esattoriale al proprietario del veicolo. All’interno del documento sono indicati:
- l’importo totale del debito,
- l’eventuale sanzione
- gli interessi in mora maturati.
La cartella esattoriale rappresenta un sollecito di pagamento ufficiale, che deve essere immediatamente affrontato dal debitore per evitare conseguenze più gravi (es. pignoramenti).
Coloro che intendono regolarizzare la propria posizione devono contattare l’Ufficio provinciale della Motorizzazione civile della regione in cui sono residenti. Così facendo hanno la possibilità di ottenere tutte le informazioni in merito al debito maturato, alle sanzioni da pagare e ai procedimenti da seguire per sanare la situazione.
Ad ogni modo, il cittadino ha la possibilità di effettuare una verifica autonoma attraverso il sito dell’ACI. Grazie a questa piattaforma è possibile verificare lo stato di pagamento del bollo auto del proprio veicolo e controllare se si è in regola.
Quando si riceve una cartella esattoriale è bene controllare tutte le informazioni indicate. Senza dimenticare che il debitore ha diritto ad accedere alla rateizzazione del debito o ad un accordo di definizione agevolata dello stesso, al fine di evitare l’applicazione di ulteriori sanzioni e interessi in mora.