Invalidità 75% : ora cambia tutto, benefici e agevolazioni disponibili

Coloro a cui è riconosciuta un’invalidità 75% devono assolutamente conoscere le novità introdotte di recente. Benefici e agevolazioni disponibili.

L’invalidità civile è una condizione riconosciuta ai soggetti con una ridotta capacità lavorativa. Affinché ad un cittadino venga riconosciuta l’invalidità civile è necessario presentare un’apposita richiesta e sottoporsi ad una visita medico legale eseguita dall’ASL e da un medico dell’INPS.

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Dopo aver sottoposto il soggetto alla visita medico legale, la commissione redige un verbale di invalidità che sarà consegnato al diretto interessato. All’interno del suddetto documento sono indicate una serie di informazioni, tra cui la percentuale riconosciuta.

In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, il soggetto che ritiene che gli sia stata riconosciuta una percentuale inferiore, rispetto alla sua condizione di salute, ha la possibilità di presentare ricorso.

Ad ogni modo, affinché un soggetto sia considerato invalido civile è necessario che gli venga riconosciuta una percentuale pari ad almeno il 33%.

Tuttavia, a partire da un’invalidità del 75%, l’invalido civile può accedere a determinati benefici e agevolazioni.

Invalidità 75%: facciamo chiarezza

I cittadini in età compresa tra 18 e 67 anni hanno la possibilità di vedersi riconosciuti l’invalidità civile, in virtù di una ridotta capacità lavorativa.

L’invalidità civile può essere chiesta in presenza di menomazioni, infermità o condizioni patologiche che compromettono per almeno due terzi le abilità lavorative del soggetto. Per poter accedere al riconoscimento dell’invalidità civile è necessario presentare una richiesta, tramite il proprio medico curante.

Successivamente, il soggetto interessato sarà convocato dalla Commissione medico legale dell’ASL, coadiuvata da un medico dell’INPS. In casi di particolare infermità del soggetto richiedente, la visita medica può essere eseguita al domicilio dello stesso. La disciplina prevede che sia il soggetto che compila la domanda a richiedere che il consulto medico sia effettuato al domicilio dell’invalido.

Al termine della visita medica viene elaborato un verbale di invalidità civile, dove è indicata la percentuale riconosciuta.

La definizione della percentuale di invalidità civile non avviene in maniera soggettiva. Di fatto, la commissione medico legale si avvale di tabelle ministeriali che permettono di individuare in maniera oggettiva il grado di invalidità del soggetto in questione.

I soggetti a cui è riconosciuta una percentuale d’invalidità pari o superiore al 75% hanno diritto ad una maggiorazione dell’anzianità che corrisponde a due mesi per ogni anno, per un tetto massimo di 5 anni complessivi (60 mesi).

Inoltre, coloro che hanno un’invalidità del 75 per cento hanno la possibilità di iscriversi al collocamento mirato per soggetti che appartengono alle categorie protette. In questo modo, l’azienda avranno la possibilità di attingere direttamente dalle liste di collocamento mirato, per rispettare la quota aziendale di dipendenti appartenenti alle categorie protette.

Inoltre, il lavoratore, sia del settore pubblico che del settore privato, a cui è riconosciuta l’invalidità del 75% ha diritto all’assistenza sanitaria e ad alcune agevolazioni fiscali, oltre che all’esenzione del ticket sanitario.

Novità 2023

I cittadini a cui è stata riconosciuta un’invalidità civile del 75% hanno diritto ad un assegno mensile di invalidità il cui importo è pari a 313,91 euro erogato per tredici mensilità.

Affinché, il cittadino si veda riconosciuta la suddetta somma di denaro è necessario che siano rispettati determinati requisiti reddituali. In particolare, per l’anno 2023, è stato stabilito che l’invalido debba rispettare il limite reddituale dei 5391,88 euro.

Altre importanti agevolazioni

Vi sono una serie di benefici e agevolazioni riconosciute anche in favore di soggetti che hanno una percentuale inferiore a 75%. È questo il caso della possibilità di accedere al congedo straordinario, sia per i lavoratori dipendenti del settore pubblico che per i lavoratori dipendenti del settore privato.

Inoltre, in presenza di determinate menomazioni il soggetto ha la possibilità di accedere ad una fornitura gratuita di protesi e ausili coerenti.

Infine, a partire da una percentuale pari al 74% il lavoratore ha la possibilità di beneficiare della cosiddetta APE sociale. Ci stiamo riferendo alla forma di pensionamento anticipato che permette di ritirarsi dal lavoro a 63 anni di età, dopo aver effettuato almeno 30 anni di versamenti contributivi (per gli uomini) o a 29 anni di contributi (per le lavoratrici con un figlio) o a 28 anni di contributi (in presenza di due o più figli).

Tra le forme di pensionamento anticipato indirizzate in favore di coloro a cui è riconosciuta l’invalidità civile c’è anche la misura per lavoratori precoci. In questo caso, è necessario aver effettuato 41 anni di versamenti contributivi e soddisfare le condizioni stabilite dalla legge.

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