Mario Giordano, cosa è successo alla sua voce?

Mario Giordano è un famoso giornalista tv italiano. Spesso è stato bersagliato per via della sua voce, ma per quale motivo parla così? Tutta la verità. 

Il conduttore di Fuori dal coro è un volto fisso sul piccolo schermo. Di recente è stato coinvolto in uno scontro a distanza con Fedez a causa della sua voce. Ma questa non è stata la prima volta che il giornalista viene preso di mira per il suo tono acuto causato da una patologia di cui è affetto. Andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta.

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Mario Giordano è tra i giornalisti più popolari grazie alla sua presenza in televisione e per il talk show che va in onda su Rete4 e che conduce in maniera “colorata”, dato che i suoi atteggiamenti nel porre l’accento su tematiche di politica non sono propriamente usuali. La caratteristica principale però è la sua voce acuta, spesso al centro di satira e prese in giro.

Un tono alto che ha spinto diversi comici ad avventurarsi in parodie simpatiche, ricordiamo quelle di Fabio De Luigi e di Ubaldo Pantani. Non tutti sanno che il motivo per cui Giordano ha un tono di voce così alto è a causa di una malattia genetica che caratterizza gli individui di sesso maschile.

Mario Giordano voce: la malattia genetica

Il giornalista e conduttore di Fuori dal coro ha un tono della voce alto e molto acuto perché è affetto dalla Sindrome di Klinefelter. Si tratta di una malattia genetica cronica che colpisce le persone di sesso maschile. È una patologia caratterizzata da un’anomalia cromosomica dove un uomo ha un cromosoma X soprannumerario, ovvero in eccesso rispetto all’assetto cromosomico cariotipo maschile, quello più comune 46,XY.

Tra le caratteristiche riscontrate della sindrome di Klinefelter c’è proprio il tono acuto che lo ha caratterizzato fin dalla nascita. A parlare apertamente della patologia è stato lo stesso Giordano il quale aveva confessato tempo addietro che all’inizio era infastidito dal suo tono, ma che ad oggi lo trova un punto di forza. I primi sintomi della sindrome compaiono con la pubertà di un ragazzo.

L’alterazione cromosomica e la presenza del cromosoma X comporta una riduzione del testosterone la quale si traduce in una condizione di pubertà incompleta. Oltre alla voce avuta, un ragazzo potrebbe non sviluppare i testicoli che rimangono di piccole dimensioni. Può capitare anche che il processo di spermatogenesi potrebbe non avvenire in maniera efficace, come viene indicato su My-Personaltrainer.

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