Tante persone optano per un caldobagno, ideale per riscaldare velocemente i piccoli ambienti. Ma qual è il suo consumo? Di seguito andremo a definire quanto incide questo elettrodomestico in bolletta e qual è il trucco per risparmiare.
In inverno, l’obiettivo primario delle famiglie è quello di risparmiare e avere una casa confortevole. Le soluzioni più performanti e comuni sono quelle di affidarsi ai termosifoni, alla stufa o al camino. Per gli ambienti piccolini, invece, usare un caldobagno sembrerebbe la scelta più giusta, visto che emana aria calda, non occupa troppo spazio, riscalda velocemente e costa poco.
È proprio il suo essere performante ed il prezzo allettante del caldobagno, visto che lo si può trovare anche a meno di venti euro, potrebbe spingere tante persone ad optare per questo dispositivo nelle proprie case. Tuttavia, bisogna aggiungere che, al di là dei tanti pregi già elencati, bisogna sempre considerare che si tratta di un elettrodomestico e quindi il suo consumo.
La cosa che però non tutti sanno è il fatto che è anche considerato uno degli elettrodomestici più dispendiosi a livello di energia elettrica. E quindi, il costo energetico dello strumento resta più altro rispetto a qualsiasi altro riscaldatore a gas, a parità di calore che fornisce alla casa. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.
Caldobagno, quanto incide in bolletta dell’energia elettrica
Per andare a vedere quanto consuma il caldobagno e, quindi, quando incide nelle nostre bollette, bisogna prendere in considerazione alcuni fattori che possono incidere notevolmente sul costo. Per prima cosa, non tutti i modelli sono uguali dato che, per fare un calcolo veloce, bisognerà prendere in considerazione la potenza in watt dell’elettrodomestico.
In generale, gli strumenti usati per un ambiente domestico hanno una potenza che non va oltre i 2000 watt e che quindi sono considerati tra i più economici. Per calcolare il prezzo di un caldobagno con questa potenza bisogna andare a considerare il costo medio al kWh che è in questo momento di 0,361 €/kWh, come si legge sul portale Money.it.
Quanto detto vuol dire che se teniamo acceso il dispositivo alla potenza massima per circa un’ora andremmo a spendere: 2kWh*0,361 €/h: 0,72 euro. Se tutti i giorni lo accendiamo per un mese, andiamo a vedere come l’elettrodomestico incide in bolletta ad un costo di 20 euro, che non sono pochi considerando il difficile periodo storico. È un dato che però è approssimativo e si diversifica da un elettrodomestico all’altro.
Caldobagno, il trucco per risparmiare
Oltre a questo trucco per risparmiare sui termosifoni, ce n’è anche uno per tagliare i costi del caldobagno. Si possono mettere in pratica alcune strategie da adottare in questi mesi invernali. Il primo consiglio è quello di optare per quei dispositivi più costosi e ottimizzati, magari che hanno un costo del 10 o 15% in più rispetto agli altri, in quanto hanno un consumo minore.
Una seconda soluzione è quella di accendere l’elettrodomestico nelle fasce orarie dove il consumo è inferiore al resto della giornata, parliamo di quelle fasce denominate F2 e che sono: dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle ore 8 e poi dalle ore 19 alle ore 23; il sabato dalle ore 7 alle ore 23. Potrebbero essere ottimi stratagemmi per avere la casa più calda e un costo contenuto.