LDA ha fatto il suo debutto sul palco dell’Ariston di Sanremo e a dirigerlo c’era Francesco D’Alessio. Tra i due c’è una parentela o è semplice omonimia?
Visibilmente emozionato, Luca D’Alessio ha presentato al pubblico di Rai 1 e alla platea del teatro la sua ballad romantica Se poi domani. Visibilmente emozionato, il figlio del cantautore Gigi ha potuto contare sull’appoggio e sul supporto anche del suo direttore d’orchestra. Ma quale legame c’è tra di loro? Andiamolo a scoprire.
Dopo l’esperienza ad Amici dello scorso anno, LDA partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo non mascherando l’agitazione di doversi esibire sul palco più ‘pesante’ della musica italiana. Il brano che ha portato in gara è stato scritto da lui stesso insieme all’autore Alessandro Caiazza, mentre la musica è stata composta da Francesco D’Alessio.
L’arrangiatore, infatti, è stato scelto da Luca come direttore d’orchestra per tutte le sue esibizioni e quindi lo vedremo per tutte le serate sanremesi. Visto il cognome di Francesco, in molti si sono chiesti immediatamente se tra i due ci fosse una parentela e la risposta è sì, Luca e Francesco D’Alessio sono parenti. Ma andiamo a vedere qual è il grado.
LDA e Francesco D’Alessio, la parentela spiazza
La famiglia D’Alessio è piena di musicisti di ogni genere e gusto. Abbiamo detto che Luca e Francesco sono parenti e che entrambi sono al debutto sul palco sanremese, calcato per tantissimi anni da Gigi, il padre di LDA, nonché il più famoso della famiglia. Il cantante e direttore d’orchestra, infatti, sono cugini di primo grado.
Francesco è nato a Napoli nel settembre 1979 ed è il figlio di Pietro D’Alessio, il fratello di Gigi. Non solo è direttore d’orchestra e arrangiatore, ma anche paroliere e produttore discografico noto in Campania. Una passione per la musica innata e, seguendo le orme dello zio, si è diplomato al conservatorio per poi affermarsi nel suo territorio natale.
È molto conosciuto nella regione per via di collaborazioni illustre. Ha prodotto tre dischi del cantante neomelodico Rosario Miraggio, con il quale ha co-scritto il brano La macchina 50, tra le canzoni più conosciute di Miraggio, oltre al fatto che è diventata una vera hit nell’hinterland napoletano, anche perché è stata inserita anche tra le canzoni della colonna sonora del film Gomorra di Matteo Garrone.
Non poteva mancare, ovviamente, la collaborazione con zio Gigi arrivata nel 2012 dove si è impegnato per la realizzazione dell’album Chiaro. Ha poi prodotto numerosi dischi di artisti napoletani, noti nel capoluogo campano. Tra gli artisti con i quali ha stretto un legame professionale ci sono Gigi Finizio, Sal Da Vinci, Mario Merola, Lucio Dalla, Renato Zero e Massimo Ranieri.
Per Francesco, l’esperienza del Festival di Sanremo sarà di enorme importanza perché lo farà conoscere al grande pubblico. Ricordiamo che il ruolo di direttore d’orchestra è di rilievo all’interno della kermesse, lo sa bene Beppe Vessicchio, che non sarà a Sanremo 2023 dopo aver deciso di fare un passo indietro, il quale è diventato una star.