Ristrutturazione bagno 2023: c’è un bonus dedicato ai disabili

Per effettuare una ristrutturazione del bagno 2023 è possibile beneficiare di una serie di bonus, alcuni dei quali dedicati disabili.

Con la Legge di bilancio 2023 è stato prorogato il Superbonus, anche se con aliquota di detrazione inferiore rispetto al passato. Infatti, anche nei prossimi 12 mesi sarà possibile beneficiare delle detrazioni fiscali concesse dal Superbonus, ma al 90% anziché al 110%. Fermo restando che, in alcuni casi, sarà possibile continuare a fruire dell’aliquota piena.

Ristrutturazione bagno 2023
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Oltre al Superbonus, nel 2023 sarà possibile accedere ancora al bonus barriere architettoniche, che offre detrazioni pari al 75% della spesa sostenuta, e al bonus ristrutturazione che dà accesso ad uno sconto del 50%.

Dunque, anche il nuovo anno sarà possibile effettuare interventi di ristrutturazione edilizia, usufruendo di detrazioni fiscali di tutto rispetto.

Si tratta di un’ottima notizia per chi ha intenzione di effettuare la ristrutturazione bagno nel 2023.

Ristrutturazione bagno 2023: le detrazioni disponibili

Per effettuare la ristrutturazione bagno nel 2023, i contribuenti hanno la possibilità di accedere a diverse aliquote di detrazione fiscale, mediante la fruizione di differenti bonus edilizi.

Rifare il bagno può essere una vera e propria esigenza per i soggetti affetti da disabilità. Infatti, in questo caso, la ristrutturazione del bagno nelle abitazioni private ha lo scopo di facilitare l’accesso del disabile, migliorandone le condizioni di vita.

In molti, non sanno che ai soggetti affetti da disabilità al 100%, riconosciuta da una commissione medico legale e titolari di legge 104, hanno la possibilità di accedere al bonus barriere architettoniche.

Ci stiamo riferendo ad un bonus che dà accesso ad una detrazione fiscale del 75% della spesa sostenuta e che è stato prorogato fino al 2025, per effetto dell’ultima manovra finanziaria.

Quest’agevolazione può essere utilizzata per l’esecuzione di lavori in condominio. Il beneficio può essere fruito indistintamente da persone fisiche, condomini o imprese. La detrazione prevista dal bonus barriere architettoniche è ripartita in cinque rate annuali di pari importo ed è calcolata tenendo conto dei seguenti tetti di spesa:

  • €50.000 per gli edifici unifamiliari o le unità immobiliari funzionalmente indipendenti;
  • €40.000 il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio;
  • €30.000 moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, quando questo è composto da più di 8 unità.

Grazie alla fruizione del bonus al 75% è possibile effettuare interventi di automazione degli impianti, degli edifici o la sostituzione degli impianti nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge.

Altro bonus, altre detrazioni

Il bonus barriere architettonica al 75% è diverso dal bonus erogato in favore di soggetti con disabilità, per i quali è prevista una detrazione del 100% per ottenere l’abbattimento delle barriere architettoniche.

In tal caso, per accedere alla detrazione fiscale non viene tenuta in considerazione la condizione reddituale del richiedente. Dunque, non è necessario rispettare alcun limite ISEE.

Per ottenere il bonus barriere architettoniche è necessario rispettare i termini di presentazione della domanda. Dunque, coloro che hanno intenzione di ristrutturare il bagno nel 2023 usufruendo della detrazione a 100% devono ricordare che la domanda deve essere presentata entro i primi tre mesi dell’anno.

A partire dalla data in cui la richiesta viene approvata, il richiedente ha diritto al rimborso totale dell’importo che ha già speso.

Come fruire della detrazione?

Per avere accesso al bonus del 100%, per l’abbattimento delle barriere architettoniche destinate ai titolari di Legge 104, è necessario presentare un’apposita domanda allegando i seguenti documenti:

  • Certificato medico che attesta la condizione di disabilità del richiedente. In alternativa, è possibile presentare un documento sostitutivo, ovvero un verbale redatto dalla commissione medica dell’Azienda Sanitaria Locale.
  • Un documento in cui sono spiegati e descritti i lavori da realizzare e per i quali si intende accedere alla detrazione fiscale.
  • La comunicazione formale di fine lavoro.
  • Tutte le fatture relative alle spese sostenute da portare in detrazione.

Rifare il bagno col Superbonus

A prescindere dalla condizione di disabilità, nel 2023 è possibile rifare il bagno accedendo alla detrazione fiscale riconosciuta dal Superbonus. Ci stiamo riferendo alla possibilità di recuperare il 90% delle spese sostenute per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione edilizia, per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari, che risultano funzionalmente indipendenti e che presentano uno o più accessi autonomi all’esterno.

Fermo restando che, in base a quanto stabilito dalla Legge di bilancio 2023, alcune categorie di contribuenti potranno continuare a beneficiare della detrazione piena del 110%.

Ci stiamo riferendo ai proprietari di villette unifamiliari che hanno iniziato i lavori nel 2022 e che, entro il 30 settembre dello stesso anno, hanno presentato il documento di Stato di avanzamento dei lavori, certificando l’esecuzione del 30% dell’intervento totale.

Inoltre, potranno godere dell’aliquota piena anche i condomini che hanno deliberato l’avvio dei lavori di ristrutturazione edilizia, entro novembre 2022.

Bonus ristrutturazione bagno 2023

Vi è poi la possibilità di rifare il bagno nel 2023 accedendo al bonus ristrutturazione, che prevede una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF. Tale agevolazione è fruibile entro il 31 dicembre 2024 ed è possibile accedervi rispettando il tetto massimo di 48.000€, ovvero il 50% di 96.000 euro.

Il contribuente che accede al bonus ristrutturazione bagno 2023 riceverà un rimborso pari a 10 quote annuali di pari importo.

Il bonus è accessibile a:

  • Proprietario o nudo proprietario dell’immobile sottoposto a ristrutturazione;
  • Titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile;
  • L’inquilino o il comodatario;
  • I soci di cooperative divise e indivise;
  • I soci delle società semplici;
  • Gli imprenditori individuali per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.

Come deve essere un bagno per disabili?

In base a quanto stabilito dalla Legge numero 13 del 1989, i soggetti affetti da disabilità hanno la possibilità di costruire o ristrutturare un bagno beneficiando di specifiche agevolazioni economiche e fiscali.

Si tratta di una tutela offerta in favore delle persone affette da disabilità, con lo scopo di dare loro la possibilità di migliorare l’abitazione in cui vivono, in base alle esigenze personali.

Dopotutto, un bagno per persone affette da disabilità deve avere specifiche caratteristiche. Così facendo, è possibile rendere confortevole anche tale stanza della casa.

Se una persona normodotata può accontentarsi anche di un bagno di piccole dimensioni, non vale lo stesso per i disabili. Queste categorie di soggetti, spesso, hanno bisogno di stanze ampie in cui non devono essere presenti intralci o ostacoli.

Si parte dalla porta d’ingresso, che deve essere più larga rispetto ad una normale porta per permettere il passaggio di eventuali sedie a rotelle o motorini elettrici, stampelle o bastoni.

Anche i sanitari devono essere posizionati ad una distanza maggiore tra loro.

Generalmente, per i soggetti affetti da disabilità si prevede che il water sia posizionato ad un’altezza massima di 50 cm, mentre il lavabo sia posizionato a 70 cm da terra. Infine, il piatto doccia deve avere una dimensione minima di 90 x 90 centimetri.

Senza dimenticare che spesso in un bagno per disabile è necessario applicare una serie di ausili, appositamente pensati per chi ha problemi di mobilità. Ci stiamo riferendo a maniglioni e altri ausili, che servono a facilitare le attività di vita quotidiana dei soggetti affetti da disabilità.

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