Conto corrente, tagli sui costi dalle banche: ma non per tutti

Le banche hanno deciso di tagliare i costi per coloro che hanno un conto corrente. La decisione degli istituti di credito però non coinvolge tutti, ma i correntisti di banche che hanno sposato l’iniziativa.

Non è stato un anno favorevole dal punto di vista finanziario. Milioni di persone stanno fronteggiando una crisi economica globale spinta dal conflitto in Ucraina. Tuttavia, tra rialzi di benzina, beni alimentari e bollette energetiche la bella notizia arriva dalle banche. Alcuni istituti di credito hanno decido di fare una mossa in controtendenza e abbassare i costi per i correntisti. Ma qual è il motivo dei tagli sul conto corrente?

CONTO cORRENTE
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Sono mesi che non si parla d’altro che d’inflazione e politiche monetarie restrittive, dove milioni di persone stanno cercando di far fronte in tutti i modi ai disagi che la crisi economica sta generando. Tuttavia, dopo giorni in cui le notizie non sono positive per i consumatori, per fortuna arriva una bella novità. Le banche hanno deciso di ridurre i costi per gli individui che hanno il conto corrente.

Una scelta che vede attivi solo alcuni istituti bancari, ma che potrebbe spingere altre banche a prendere una decisione simile. Una scelta in controtendenza rispetto al mercato al rialzo attuale e che arriva in seguito ai rialzi dei costi del 2017 per i correntisti in base alla giacenza media annua. In una situazione in cui l’inflazione record ha fatto lievitare i prezzi alle stelle e la Bce sta facendo salire i tassi d’interesse, le condizioni sono cambiate a vantaggio dei cittadini.

Tagli costi conto corrente, le banche coinvolte

Stanno aumentando i costi ovunque a causa di una inflazione record che sta coinvolgendo milioni di persone in tutto il mondo e che in Italia ha portato al rialzo di beni e servizi. Negli ultimi tempi si sta parlando dei prezzi della benzina che salgono continuamente. In uno scenario negativo, finalmente una bella notizia.

I correntisti di banche come Bpm e Credem potranno beneficiare dei tagli sul conto. A tali istituti se ne aggiungono anche altri che stanno lavorando per garantire la massima esperienza ai loro clienti. Vediamo quali sono le banche coinvolte.

Conti correnti Bpm

In merito ai conti correnti Bpm la banca ha previsto un ritorno alle condizioni contrattuali che erano stabilite prima del 24 settembre 2020. All’epoca erano state modificate unilateralmente gli effetti dei tassi d’interesse bassi con un aumento di 40 euro. La riduzione potrebbe portare al taglio di questi 40 euro. Ma tutto dipenderà dalla dinamica del Deposit facility rate, uno dei tre tassi d’interesse che la BCE fissa ogni sei settimane nell’ambito della sua politica monetaria. La svolta ci sarà in primavera, quando il valore starà stabilito dalla Banca centrale europea.

Conti correnti Credem

A muoversi in tal senso è anche la banca Credem, partita con i tagli da gennaio 2023. Grazie ai tassi d’interesse in rialzo, il direttore marketing strategico dell’istituto di credito Maurizio Giglioli ha spiegato che per i correntisti ci sarà un risparmio di circa 40 euro annuali

Le altre banche

In merito agli istituti bancari più grandi, sappiamo che per il momento non c’è stata ancora una riduzione dei costi ma sono al lavoro. Intesa Sanpaolo è piuttosto timida nel muoversi verso un taglio dei costi dei conti correnti di privati e imprese. Era stato tra i primi istituti ad alzare i costi quando i tassi d’interesse si erano abbassati nel 2017, mentre per il momento non ci sono novità significative per un abbassamento. Non si esclude la possibilità che in un immediato futuro possa optare per una riduzione dei costi mensili.

La banca Unicredit ha già informato i suoi clienti per quanto riguarda la possibilità di prendere esempio dalle banche Credem e Bpm. Mentre, per quanto riguarda l’istituto Fineco monitora l’inflazione e la sua evoluzione, così come la politica monetaria della Bce. Se ci saranno degli interventi mirati, probabilmente arriveranno delle conferme in futuro. Per il momento nessuna politica di contenimento dei costi da parte di Banca Stella, mentre Bper ha deciso di azzerare le commissioni di liquidità e abbassare i costi del conto corrente solo per le imprese che abbiano sottoscritto un contratto da febbraio 2021.

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