Canone RAI 2023: sarà ancora in bolletta, ma c’è un modo per ottenere l’esenzione

Il canone RAI 2023 sarà riscosso con l’inserimento in bolletta elettrica. Ma c’è un metodo per ottenere l’esenzione.

Nonostante nel 2022 si fosse parlato della possibilità di eliminare il canone RAI dalle bollette della corrente elettrica, nel 2023 la riscossione del tributo avverrà con le medesime modalità.

Canone RAI 2023
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Ciò vuol dire che, anche nel corso dei prossimi 12 mesi, i cittadini italiani vedranno accreditato l’importo del canone RAI (pari a 90 euro) nella bolletta dell’energia elettrica.

Infatti, nella Legge di bilancio 2023 non è stata introdotta alcuna modifica in merito.

Perché il canone RAI sarà ancora in bolletta? Come si fa ad ottenere l’esenzione al pagamento del tributo?

Canone RAI 2023: perché sarà ancora in bolletta?

Il canone RAI, conosciuto anche come tassa sulla televisione, è un tributo che tutti coloro che detengono un dispositivo atto a ricevere il segnale radiotelevisivo sono tenuti a versare. Per combattere l’evasione fiscale, che per anni ha caratterizzato la tassa sulla televisione, il Governo Renzi, nel 2016, ha inserito il canone nella bolletta dell’energia elettrica.

In occasione di questa decisione, l’importo chiesto ai contribuenti è stato ridotto passando da 110 a 90 euro. Ed è così che, tutti gli intestatari di un’utenza elettrica, si sono visti accreditare nella fattura l’importo del canone RAI.

Per andare incontro alle esigenze dei cittadini, si è deciso di riscuotere la tassa sulla televisione da gennaio ad ottobre dilazionando l’importo, che prevede un accredito di 10 euro al mese per 9 mesi.

Tuttavia, in base ad una direttiva della Comunità Europea, l’inserimento del canone RAI nella fattura della corrente elettrica è stato ritenuto improprio.

In sostanza, non è possibile accreditare i costi che non hanno a che fare con il consumo di energia elettrica. Ma soprattutto, non è corretto affidare alle società energetiche la riscossione del canone.

Per questo motivo, nel 2022, si era parlato della possibilità di eliminare il canone RAI dalla bolletta, in risposta alle indicazioni della Comunità Europea.

Tuttavia, la caduta del governo Draghi e la nomina di un nuovo esecutivo ha alterato le priorità. Ed è così che nella Legge di bilancio 2023 non è stata introdotta alcuna modifica in merito alle modalità di riscossione del canone RAI.

Pertanto, anche per i prossimi mesi, i cittadini si vedranno accreditare in bolletta la suddetta somma di denaro.

Chi può ottenere l’esenzione?

Sebbene il canone RAI del valore di 90 euro è accreditato direttamente nella bolletta della corrente elettrica, la disciplina prevede la possibilità di chiedere l’esenzione in presenza di determinati requisiti.

La tassa sulla televisione deve essere versata da tutti coloro che detengono un apparecchio, atto a ricevere il segnale radio-televisivo. Di conseguenza, coloro che non dispongono di queste tipologie di apparecchi possono beneficiare dell’esenzione del canone.

Inoltre, la normativa prevede che la tassa venga versata una sola volta per famiglia anagrafica, a prescindere dal numero di dispositivi di proprietà presenti presso la stessa residenza.

Tuttavia, il canone televisivo deve essere pagato per ciascuna casa in cui si attiva un contratto di fornitura di luce. Ad ogni modo, così come specificato sul sito dell’Agenzia delle entrate, ci sono diverse condizioni che concedono l’esonero del canone RAI.

In particolare, hanno la possibilità di non versare la tassa:

  • I cittadini over 75 in determinate condizioni di reddito e di stato di famiglia;
  • Coloro che non possiedono un televisore o un apparecchio in grado di ricevere il segnale;
  • Diplomatici e militari stranieri.

Infine, è opportuno ricordare che sono tenuti al versamento del canone anche i residenti all’estero proprietari di un’abitazione in Italia, in cui è presente un apparecchio televisivo.

Il canone TV deve essere versato anche dagli esercizi pubblici e dai titolari di locali in cui sono presenti apparecchi radio o TV. In questo caso, si parla di canone RAI speciale.

Come effettuare la richiesta di esonero

Come abbiamo visto, gli ultrasettantenni, i militari, i diplomatici e coloro che non detengono un apparecchio televisivo sono esonerati al pagamento del canone TV.

Tuttavia, l’esonero non è automatico. La disciplina prevede che il soggetto interessato presenti un’apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate.

Sul sito dell’Ente sono disponibili le modulistiche per effettuare la richiesta di esenzione, in base alla categoria di appartenenza.

I cittadini che hanno compiuto 75 anni e hanno un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore a 8.000 euro hanno la possibilità di presentare una dichiarazione sostitutiva per essere esonerati al pagamento del canone TV.

Coloro che hanno presentato la dichiarazione sostitutiva, in presenza di condizioni economiche invariate, non devono ripresentare nuovamente la dichiarazione, per beneficiare delle agevolazioni anche negli anni successivi.

Inoltre, per effetto delle convenzioni internazionali, i militari e i diplomatici stranieri non sono tenuti al versamento del tributo.

Dunque sono esonerati dal pagamento del canone RAI:

  • Gli agenti diplomatici
  • I funzionari o gli impiegati consolari
  • I funzionari di organizzazioni internazionali
  • I militari di cittadinanza non italiana e il personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana, appartenenti alle forze NATO.

Infine, non sono tenuti a versare il canone RAI i cittadini che non detengono un apparecchio televisivo, pur essendo intestatari di un contratto di energia elettrica domestica.

Per beneficiare dell’esonero, occorre che nessun componente della famiglia anagrafica sia in possesso di un apparecchio televisivo.

Tale dichiarazione sostitutiva può essere utilizzata anche dagli eredi per indicare che, nell’abitazione in cui l’utenza elettrica è ancora attiva, non è presente alcuna apparecchio televisivo.

Canone RAI 2023: come presentare la dichiarazione sostitutiva

Il modello di dichiarazione sostitutiva da compilare varia in base alla categoria di appartenenza.

In ogni caso, è necessario compilare una parte anagrafica in cui occorre indicare: il nome e il cognome, il luogo e la data di nascita, nonché il codice fiscale del dichiarante. Infine, è necessario scegliere uno dei tre quadri di appartenenza e firmare la dichiarazione.

Il documento che dà accesso all’esonero del pagamento del canone RAI deve essere presentato direttamente dal contribuente o dall’erede scegliendo uno dei seguenti canali:

  • Applicazione web
  • Intermediari abilitati, come CAF e professionisti
  • Raccomandata senza busta ad indirizzo Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino, allegando copia di un documento di riconoscimento valido
  • Posta elettronica certificata sottoscritta tramite firma digitale inviata all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it.
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