Il verbale di handicap è un documento rilasciato dall’INPS. Scopriamo a cosa serve e come fare ad ottenerne uno.
Il verbale di handicap è un documento rilasciato dall’Istituto previdenziale su richiesta dell’interessato. Esso serve ad attestare la condizione di disabilità grave riconosciuta dalla Legge 104. Generalmente il verbale di handicap è accompagnato anche dalla comunicazione dell’INPS relativa ai tempi e alle modalità per effettuare l’eventuale ricorso.
Coloro che richiedono l’accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordità o dell’handicap ricevono dall’INPS un verbale. In questo modo il soggetto richiedente si vede definire lo status e il grado d’invalidità.
Purtroppo il verbale non è sempre di immediata e agevole lettura. Proviamo a capire come si legge un verbale di handicap e in che modo può essere utile per i soggetti con ridotte o impedite capacità motorie.
Come si legge il verbale di handicap?
Quando l’INPS rilascia il verbale di handicap al soggetto richiedente, trasmette il documento in due formati. Lo scopo di questa procedura è quello di tutelare i dati del soggetto.
Per questo motivo, l’istituto previdenziale invia un documento che contiene tutte le informazioni di natura sanitaria, compresi i dati sensibili. Vi è poi un secondo formato in cui sono presenti informazioni oscurate.
Il secondo formato, ovvero quello criptato, contiene tutte le informazioni che servono ad accedere ad eventuali servizi e prestazioni, secondo quanto previsto dalla normativa del 1992.
I dati contenuti nei verbali possono essere suddivisi in quattro aree tematiche:
- I dati anagrafici e relativi alla pratica;
- I dati che riguardano le condizioni sanitarie del richiedente;
- Le informazioni che riguardano la valutazione proposta all’INPS;
- Le informazioni relative all’eventuale revisione.
Per capire quali sono i benefici a cui è possibile accedere in base al proprio status di disabile è necessario osservare la voce “Valutazione proposta”.
Nei verbali più datati, questa voce era sostituita dall’indicazione “Il richiedente è riconosciuto”. In entrambi i casi, queste informazioni offrono indicazioni in merito alla condizione di disabilità del soggetto. Essa può essere indicata con una delle seguenti diciture:
- “Persona con handicap“, in tal caso si fa riferimento allo stato di disabilità senza connotazione di gravità, che permette comunque di accedere a determinati agevolazioni e prestazioni, ma non è sufficiente per fruire di permessi e congedi retribuiti.
- “Persona con handicap con connotazione di gravità”, in questo caso viene riconosciuta al richiedente una condizione di minorazione, singola o plurima, che riduce l’autonomia personale e rende necessario un intervento assistenziale permanente. Tale condizione permette di accedere ai permessi e ai congedi lavorativi Legge 104.
- “Persona handicappata con un grado di invalidità superiore a due terzi”. Questa definizione dà diritto alla possibilità di scegliere le sedi disponibili, per le persone assunte presso Enti pubblici, come vincitrici di concorsi. Tuttavia, non permette di accedere ai permessi e ai congedi retribuiti.
I dati della revisione
Nel verbale di handicap è presente un ultimo blocco d’informazioni, ovvero i dati della revisione.
In questo caso, sono indicate le informazioni relative all’eventuale revisione nel tempo, della situazione sanitaria presente nel verbale.
Generalmente, nel verbale è possibile trovare due tipi di indicazioni:
- Esonero da future visite di revisione di applicazione che, come è intuibile, indica espressamente l’esonero a sottoporsi a visite di revisione, in base alle patologie del soggetto.
- Revisione. In tal caso vengono indicati i tempi di revisione, segnalando espressamente il mese e l’anno in cui deve avvenire il successivo controllo.
Le agevolazioni fiscali per persone con ridotte o impedite capacità motorie
Le persone affette da ridotte o impedite capacità motorie hanno la possibilità di accedere a determinate agevolazioni fiscali.
Innanzitutto, per ogni figlio con disabilità fiscalmente a carico spettano le seguenti detrazioni IRPEF:
- 1620 euro, per i figli con età inferiore a 3 anni;
- 1350 euro, per i figli di età pari o superiore a 3 anni.
In presenza di più di tre figli a carico, la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo.
La detrazione è concessa tenendo conto del reddito complessivo del periodo d’imposta considerato. Pertanto, le detrazioni IRPEF sopra indicate diminuiscono all’aumentare del reddito fino ad annullarsi completamente quando il reddito tocca a quota 95.000 euro.
Tra le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità ci sono anche le detrazioni per l’acquisto di veicoli.
In questo caso, l’agevolazione è riconosciuta in favore di soggetti con ridotte o impedite capacità motorie. Essa prevede una detrazione IRPEF del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto del veicolo e l’applicazione dell’IVA agevolata al 4%.
Inoltre, il beneficiario di quest’agevolazione gode anche dell’esenzione del bollo auto e dell’esenzione dal pagamento dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
L’agevolazione spetta anche in caso di acquisto di mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici. Anche in questo caso è prevista una detrazione IRPEF del 19% della spesa sostenuta e l’IVA agevolata al 4%.
Inoltre, la disciplina prevede detrazioni delle spese d’acquisto e di mantenimento del cane guida per i non vedenti. Ma anche una detrazione IRPEF del 19%, per le spese sostenute per i servizi di interpretariato dei sordi.
Agevolazioni per acquisto auto
L’agevolazione per l’acquisto di una vettura spetta ai soggetti con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluri-amputazioni, ma anche a coloro che sono affetti da ridotte o impedite capacità motorie.
A tale proposito, la legge 104 stabilisce che tali agevolazioni sono riconosciute solo se i veicoli sono utilizzati, in via esclusivo o prevalente, dal soggetto affetto da disabilità.
Le agevolazioni per il settore auto variano in base al tipo di veicolo coinvolto.
In particolare, è possibile godere delle agevolazioni per l’acquisto di veicoli destinati al trasporto di persone, per un massimo di nove posti. Oppure per i veicoli che hanno una massa complessiva a pieno carico che non sia superiore a 3,5 tonnellate.
In ogni caso, per l’acquisto di mezzi di locomozione destinate alle persone affette da ridotta o impedita capacità motoria spetta una detrazione pari al 19% del costo sostenuto su una spesa massima di 18.075,99 euro.
La detrazione può essere utilizzata una sola volta, ovvero per un solo veicolo, nell’arco di 5 anni, a partire dalla data di acquisto.
L’applicazione dell’IVA agevolata al 4%, anziché al 22%, è fruibile per l’acquisto sia di vetture nuove che di vetture usate.
Tuttavia, è necessario rispettare i seguenti limiti di cilindrata:
- 2000 centimetri cubici, per veicoli con motori a benzina o ibrido
- 2800 centimetri cubici, per auto con motore diesel o ibrido
- Potenza non superiore a 150 kilowatt per le auto elettriche.
L’IVA agevolata può essere applicata anche all’acquisto di optional, alle spese di adattamento dei veicoli o alle cessioni di strumenti e accessori utilizzati per l’adattamento.
Per ottenere tali agevolazioni è necessario, al momento dell’acquisto, presentare il verbale di accertamento dell’handicap direttamente al venditore.