È iniziato lo sciopero dei benzinai che vedrà coinvolti tutti i distributori sul territorio italiano. Dove è possibile fare rifornimento senza rimanere a secco di carburante? Di seguito l’elenco completo.
È stata confermata pochi giorni fa l’astensione dal lavoro di benzinai di tutta Italia. Una decisione presa per contrastare le scelte del governo prese all’interno del decreto trasparenza pubblicato lo scorso 14 gennaio. Una presa di posizione che potrebbe danneggiare gran parte dei consumatori. Tuttavia, non tutte le stazioni di servizio rimarranno chiuse.
Via ufficiale allo sciopero dei benzinai partito dalle ore 19 di martedì 24 gennaio e proseguirà per 48h, fino alle ore 19 di giovedì 26 gennaio. Nonostante le mobilitazioni e le chiusure da parte della stragrande maggioranza dei distributori, ci saranno delle stazioni di servizio aperte per dare la possibilità agli automobilisti di fare rifornimento carburante, senza il rischio di rimanere a secco.
I consumatori, infatti, potranno recarsi presso quei punti vendita nei quali sarà consentito rifornirsi di benzina, diesel, GPL o metano durante i due giorni di chiusura per lo sciopero generale. Cerchiamo di capire in che modo e dove gli automobilisti possono muoversi affinché possano effettuare il rifornimento alle loro macchine con regolarità nonostante lo stop.
Sciopero benzinai: quali distributori sono aperti
La conferma dello sciopero dei benzinai per le due giornate di 25 e 26 gennaio è arrivata dietro una nota congiunta dei presidenti dei sindacati Faib, Fegica e Figisc/Anisa che non hanno accolto la proposta del ministro Adolfo Urso di revocare lo sciopero. Dunque, 48 ore di stop che non coinvolgerà tutti i punti vendita sul territorio italiano.
I sindacati, infatti, hanno specificato che saranno garantiti agli automobilisti i servizi minimi necessari. Per questo potranno fare rifornimento nei distributori che rimarranno aperti in alcune zone delle regioni della penisola. L’elenco completo delle pompe aperte durante lo sciopero è possibile rintracciarlo nel sito ufficiale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
È stato spiegato dai sindacati che, per garantire i servizi minimi essenziali ai consumatori, nelle strade urbane ed extraurbame dovranno rimanere aperti almeno la metà dei distributori presenti. Mentre sulle autostrade verrà garantita l’apertura di una pompa di servizio ogni 100 km.
In genere, a rimanere aperti sulle strade urbane saranno gli impianti gestiti dalle compagnie petrolifere, circa il 10% del totale dei distributori. A questi però si aggiungono anche il 10% degli altri punti vendita che resteranno aperti e verranno scelti, con ogni probabilità, su base provinciale. A questi poi bisogna aggiungere anche i distributori autonomi, gestiti ad esempio da Angac e Asnali, che non hanno aderito allo sciopero e quindi saranno aperti regolarmente.