Il prospetto della pensione con un portale messo a disposizione dell’INPS. Uno strumento decisamente utile in questa fase.
La Legge di Bilancio ha messo a punto il sistema ponte che caratterizzerà la pensione per l’anno in corso. Mantenendo, al contempo, la validità dei vecchi requisiti per alcune particolari circostanze.
Un modo per prendere tempo in vista di una riforma che richiederà tempo e fatica, oltre che per garantire, almeno nelle intenzioni, una maggiore equità. Soprattutto per quel che riguarda le forme di pensionamento anticipato. In sostanza, la 197/2022 (nome “ufficiale” della prima Legge di Bilancio del Governo Meloni) ha messo a punto quei sistemi che garantiranno ai lavoratori sulla soglia di uscita dal mondo del lavoro un adeguato meccanismo di pensionamento. C’è subito da dire che, per coloro in possesso dei requisiti rispettivamente entro il 31 dicembre 2022 e il 31 dicembre 2021, restano tuttora validi gli strumenti non più in vigore, ossia Quota 102 e Quota 100. Una decisione presa per non creare falle nel sistema, visto che non pochi lavoratori avrebbero maturato i requisiti giusti poco dopo la scadenza dei meccanismi in questione.
Per tutti gli altri, ossia coloro nati entro il 31 dicembre 1961, con il mese di gennaio è entrata a regime ufficialmente la seconda erede di Quota 100, la cosiddetta Quota 103. Si tratta, nella fattispecie, di un trattamento pensionistico rivolto a coloro che avranno maturato 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023, con almeno 62 come requisito anagrafico. Con finestra mobile di tre e sei mesi concessa, rispettivamente, ai lavoratori del settore privato e del pubblico. Un’ulteriore novità riguarderà coloro che, operando nel settore scolastico, raggiungeranno i requisiti entro il 31 dicembre 2023. Per tali lavoratori, si riapriranno infatti i termini per la presentazione delle domande di cessazione del servizio, con pensione che decorrerà dall’1 settembre 2023.
Pensione, anticipi con Ape e Opzione Donna: il simulatore dell’INPS
Quota 103 costituirà, in sostanza, lo strumento di pensione principale, o comunque quello ordinario. Si tratta a tutti gli effetti di un’evoluzione della vecchia Quota 100, che differisce dalle combinazioni precedenti (inclusa Quota 102) in quanto vige un tetto del trattamento pensionistico erogabile, ossia cinque volte il minimo (poco più di 2.800 euro lordi mensili) sino al raggiungimento del requisito anagrafico di 67 anni. Non va comunque dimenticato che, nonostante qualche dibattito prolungato in fase di discussione sulla Manovra, il Governo ha prolungato anche altre misure ponte per il pensionamento anticipato, come Ape Sociale e Opzione Donna.
Ape Sociale
In questo caso, a essere coinvolte saranno le categorie più svantaggiate, dai disoccupati con esaurimento integrale dell’indennità agli invalidi civili con almeno il 74% riconosciuto. Coinvolti, inoltre, anche i caregiver e i lavoratori impiegati in mansioni soggette a rischio. Restano validi i requisiti precedenti: 63 anni di età e almeno 30 di contributi versati, 36 per l’ultima categoria. Vige la riduzione a 32 anni per gli operai edili e i ceramisti.
Opzione Donna
Opzione Donna, fra le varie misure, è quella che ha incontrato gli ostacoli maggiori. Tanto che, a breve, saranno svolte ulteriori discussioni per arrivare a un nuovo ritocco del sistema, revisionato proprio in vista della sua riconferma. Al momento, la misura riguarda le lavoratrici più svantaggiate, che potranno accedervi con 60 anni compiuti e 35 di contributi, maturati entro il 31 dicembre 2022. La stretta decisa dal Governo, però, riduce il quadro di fruibilità a sole tre categorie, quali le lavoratrici con invalidità civile al 74% o superiore, le caregiver e coloro licenziate o dipendenti da imprese con tavolo di gestione della crisi aziendale. In presenza di figli, sarà concesso uno sconto sul requisito anagrafico fino a un massimo di due anni.
Pensione: il simulatore “Pensami”
Al fine di evitare problematiche in fase di calcolo, l’INPS ha messo a disposizione una piattaforma online per l’elaborazione della propria pensione. Il portale “Pensami”, infatti, consente ai pensionandi di effettuare un prospetto del proprio trattamento semplicemente inserendo i propri dati all’interno di un form virtuale. Assieme a quelli anagrafici basterà inserire quelli relativi alla contribuzione, ottenendo in cambio uno scenario pensionistico plausibile, senza tuttavia far conoscere gli importi della prestazione. In pratica, si verrà a conoscenza della propria situazione previdenziale e, al contempo, della prospettiva migliore con la quale approssimarsi alla pensione. A disposizione, oltre a un tutorial, anche alcuni link di approfondimento, che avranno il compito di aiutare l’utente alla scelta dello strumento più indicato alla propria situazione.