È confermato lo sciopero dei benzinai che vedrà luce nel mese di gennaio 2023. Di seguito andiamo a conoscere le date e come funzionerà l’astensione dal lavoro dei gestori dei servizi di carburante.
Tutto è pronto per lo sciopero di fine mese che vedrà coinvolti i distributori e i self service che resteranno chiusi per due giorni. È una protesta che arriva in risposta all’approvazione del decreto Trasparenza ideata e firmata dal governo Meloni lo scorso 14 gennaio. Una decisione dei benzinai che potrebbe portare gli automobilisti a rischiare di rimanere senza il carburante necessario.
Lo sciopero dei benzinai rappresenta la prima vera protesta contro l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. A criticare l’operato del governo saranno i gestori delle stazioni di servizio dove gli automobilisti si fermano per il rifornimento di benzina, gasolio e Gpl. Il motivo dello stop delle prestazioni lavorative dei benzinai bisogna rintracciarlo al mancato rinnovo del taglio sulle accise e all’accusa di speculazione da parte della maggioranza di governo, rei di aver fatto schizzare in alto i prezzi del carburante.
Il ministro Adolfo Urso ha invitato tutti i benzinai a revocare lo sciopero, ma i sindacati e le associazioni di categoria hanno replicato in un comunicato congiunto di come il governo stia dimostrando una gran confusione su questa vicenda e confermando lo sciopero per 2 giorni nei quali le pompe di benzina rimarranno chiuse in tutta la penisola italiana.
Sciopero benzinai 2023: date e orari di chiusura delle stazioni di servizio
Nessuna marcia indietro da parte dei benzinai che hanno confermato lo sciopero che potrebbe portare dei disagi per gli automobilisti. La chiusura dei distributori sulle autostrade e sulle strade urbane ed extraurbane è prevista per le giornate di 25 e 26 gennaio 2023, che sono rispettivamente mercoledì e giovedì, due giorni feriali.
All’inizio lo sciopero era previsto dalla durata complessiva di 60 minuti, ma adesso le cose sono cambiate visto che lo stop dei benzinai perdurerà dalle ore 19 del 24 gennaio fino alle ore 19 del 26 gennaio. Un totale di 48 ore di chiusura dei distributori a servizio e self service che spinge i consumatori a fare il pieno.
È bene specificare che lo sciopero riguarderà anche le stazioni di rifornimento che permettono il “fai da te”, ma dovrebbero garantire i servizi essenziali per gli automobilisti. Alcuni distributori potrebbero essere aperti e funzionanti per consentire ai consumatori di effettuare il rifornimento nei propri veicoli.
Il consiglio che si dà agli automobilisti in questi casi è quello di riempire il serbatoio e cercare di guidare in modo parsimonioso, così da ridurre i consumi e non sprecare il carburante in eccesso. Se avete un’auto plug-in caricate le batterie spesso, così da non usare il motore termico.
Sciopero benzinai: la protesta di Assoutenti
A intervenire sulla decisione dei benzinai di fare lo sciopero è stato Assoutenti che si è posto accanto alla posizione del governo e del ministro Urso il quale ha chiesto la revoca delle due giornate di stop lavorativo. L’associazione no profit per la tutela dei consumatori ha invitato i gestori dei servizi di rifornimento a ripensarci in quanto sono venuti meno i motivi che hanno spinto i benzinai a indire la protesta.
L’associazione ha riferito che il decreto trasparenza è stato modificato nella direzione dei gestori, nel quale è stato rimosso l’obbligo del doppio cartello dei prezzi e sono state ridotte le sanzioni per chi non dovesse adottare dei comportamenti leciti. Per questo Assoutenti ha sottolineato che non ci sono più i fondamenti per uno sciopero di 48 ore.
Qualora i benzinai dovessero confermare lo sciopero, Assoutenti ha comunicato la contromossa di protesta contro i benzinai sul territorio italiano da parte degli automobilisti con un controsciopero dei consumatori. Mentre Codacons ha già riferito un possibile esposto alla Procura di Roma per il disservizio.