Gli invalidi civili hanno diritto ad una serie di prestazioni erogate dall’INPS per migliorare la propria condizione di vita.
Scopriamo quali sono le prestazioni che l’Istituto Nazionale della Previdenza sociale ha confermato nel 2023 per gli invalidi civili.
L’INPS ha confermato tutte le prestazioni per i titolari di invalidità civile modificando solamente alcuni requisiti reddituali e importi per l’anno corrente. La lista delle agevolazioni è molto lunga. Ricordiamo che per approfittare dei benefici è necessario avere la certificazione dell’invalidità nonché il verbale della Commissione INPS con il grado di disabilità riconosciuto.
Invalidi civili e prestazioni, il lungo elenco
Iniziamo con la pensione di invalidità civile riconosciuta per tredici mensilità agli invalidi con il 100% di inabilità lavorativa e agli invalidi totali di età compresa tra i 18 e i 67 anni. Chi ha un grado di invalidità compreso tra il 74 e il 99% può richiedere l’assegno mensile di assistenza per invalidi civili parziali erogato anche questo per tredici mensilità tra i 18 e i 67 anni.
La pensione per ciechi assoluti viene erogata a chi ha una totale mancanza di vista ad entrambi gli occhi mentre l’indennità di accompagnamento per ciechi civili assoluti è destinata a solo titolo della minorazione indipendentemente dall’età e dal reddito. L’erogazione è per dodici mensilità e viene ridotta a 93 euro usufruendo del servizio di accompagnamento prestato da un volontario del servizio civile. Chi ha un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi può contare sulla pensione per ciechi parziali.
Continuiamo con le misure INPS
Confermata la pensione ai sordi per sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva erogata per tredici mensilità ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 67 anni. Sono dodici i mesi di erogazione dell’indennità di comunicazione. Chi ha un grado di invalidità pari o superiore al 64% entra di diritto nelle liste di collocamento mirate e nelle categorie protette.
In caso di accertata capacità di deambulare, poi, viene concessa l’indennità di accompagnamento previo accertamento dei requisiti sanitari e amministrativi. Citiamo, poi, l’indennità di frequenza per garantire l’inserimento scolastico e sociale dei minori di 18 anni ipoacusici o con ridotte capacità di svolgere le azioni tipiche quotidiane della loro età.
Da non dimenticare l’indennità per talassemia Major e Drepanocitosi per i lavoratori con 35 anni e anzianità contributiva di minimo dieci anni.
Richiesta dell’invalidità
Prima di avviare l’iter di richiesta di invalidità recandosi dal proprio medico curante per la prima certificazione della patologia (procedura che si concluderà con la visita medica effettuata da una Commissione INPS incaricata) occorre verificare di soddisfare i limiti reddituali ove presenti.
Per richiedere l’assegno mensile invalidi civili parziali e l’indennità di frequenza la soglia di reddito è 5.391,88 euro mentre quella per la pensione ciechi assoluti e parziali, sordi e la pensione di invalidità civile è di 17.920 euro. Le altre prestazioni non prevedono limiti reddituali.