Poste Italiane la vittoria dei risparmiatori: ora la società deve pagare

Poste Italiane la vittoria dei risparmiatori: la società è stata condannata a pagare sanzioni in merito ai buoni fruttiferi postali serie Q/P.

I buoni fruttiferi postali rappresentano uno degli strumenti di risparmio più apprezzati dagli italiani. In base ai dati forniti da Poste Italiane, attualmente ci sono circa 46 milioni di buoni postali sottoscritti.

Poste Italiane la vittoria dei risparmiatori
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Ma di recente, proprio i buoni fruttiferi postali della serie Q/P hanno creato non pochi problemi a Poste Italiane.

A quanto pare, la società è stata multata per poca chiarezza su scadenze e prescrizioni dei buoni.

Il polverone si è sollevato dopo che diversi risparmiatori hanno scoperto che i loro buoni erano caduti in prescrizione, perdendo l’opportunità di incassare capitale e rendimenti.

Poste Italiane la vittoria dei risparmiatori

È di qualche mese fa la notizia di risparmiatori titolari di buoni fruttiferi postali che, al momento del rimborso, hanno scoperto che i loro buoni erano caduti in prescrizione.

In base a quanto stabilito dal regolamento che disciplina i buoni fruttiferi postali, un buono caduto in prescrizione non può più essere riscosso dal risparmiatore. L’importo del buono è devoluto allo Stato o al Fondo per le vittime di frodi finanziarie.

Questo imprevisto ha coinvolto numerosi risparmiatori che hanno denunciato Poste Italiane per la poca chiarezza nelle informazioni fornite al momento della sottoscrizione.

Per questo motivo, l’AGCOM, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni dai consumatori, ha deciso di effettuare delle verifiche. Quello che è emerso ha confermato l’omissione e la poca chiarezza delle informazioni essenziali, fornite da Poste Italiane ai risparmiatori.

In particolare, la società non avrebbe informato i risparmiatori della scadenza del termine di prescrizione e, dunque, dell’impossibilità di accedere al rimborso.

Inoltre, Poste è stata accusata di aver apportato modifiche relative alla comunicazione verso i clienti.

Per questo motivo, Poste Italiane è stata condannata al pagamento di una sanzione pecuniaria del valore di 1,4 milioni di euro che poi è stata ridotta al 60%, per aver apportato alcune modifiche vantaggiose nei confronti dei risparmiatori.

I buoni fruttiferi postali serie Q/P

La questione relativa alla poca chiarezza delle informazioni fornite da Poste Italiane ai risparmiatori che si sono visti rifiutare il rimborso dei buoni per prescrizione, continua a tenere banco.

A quanto pare, anche il Tribunale di Velletri ha emesso una sentenza dando ragione ai risparmiatori e confermando il loro diritto ad ottenere la somma di denaro indicata nel buono fruttifero.

Dopotutto, la maggior parte dei risparmiatori che sceglie i buoni fruttiferi come strumento di risparmio lo fa proprio in virtù delle garanzie offerte dallo Stato. Infatti, i buoni sono garantiti dallo Stato italiano e il capitale è sempre rimborsabile, anche dopo la scadenza e fino alla prescrizione.

Questa, generalmente, scatta dopo dieci anni dalla scadenza, privando il titolare del bfp della possibilità di ottenere sia il capitale che i rendimenti maturati.

In sostanza, scattata la prescrizione, non è più possibile ottenere il rimborso del buono con la conseguente perdita di soldi.

Tuttavia, come è già capitato in passato, all’avvicinarsi della scadenza di una serie di buoni fruttiferi postali, Poste Italiane invia apposita comunicazione ai titolari degli stessi.

In questo modo, viene data la possibilità ai risparmiatori di correre ai ripari: effettuando un’operazione che faccia ripartire la prescrizione o chiedendo il rimborso.

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