Casa ereditata e bonus edilizi: le detrazioni si ereditano, ma non in tutti i casi

Casa ereditata e bonus edilizi: ecco cosa succede alle quote residue delle detrazioni quando la casa viene ereditata.

Oggi vogliamo chiarire i dubbi in merito ad un interrogativo che fa riferimento alle detrazioni fiscali relative ai bonus edilizi, quando l’immobile in questione viene ereditato o dato in affitto.

Casa ereditata e bonus edilizi
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A tale proposito, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta per sciogliere il nodo sulle detrazioni.

In particolare, l’Agenzia ha offerto chiarimenti in seguito all’interpello di un contribuente. Il caso specifico fa riferimento ad un erede che ha ereditato un immobile, per il quale si era usufruito di bonus edilizi per la riqualificazione energetica.

Scopriamo cosa sostiene la disciplina.

Casa ereditata e bonus edilizi: facciamo chiarezza

In base a quanto stabilito dalla disciplina, per la questione casa ereditata e bonus edilizi, è previsto il passaggio del diritto dell’erede a continuare a beneficiare delle quote residue delle detrazioni fiscali.

In sostanza, la disciplina prevede che l’erede possa continuare a ricevere le detrazioni fiscali per il bonus edilizio a cui si è avuto accesso.

Tuttavia, è doveroso specificare che esistono delle eccezioni che non rendono possibile tale opportunità.

Per fortuna, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta per chiarire la questione con la risposta numero 594 del 2022.

Il dubbio del contribuente riguardava proprio la possibilità o meno di continuare a beneficiare dei bonus edilizi alla morte del padre, che era il precedente proprietario dell’immobile.

Dunque, il contribuente aveva ereditato l’immobile sottoposto a riqualificazione energetica tramite il meccanismo del bonus edilizio.

Come previsto dalla normativa, quando si accede ad un bonus edilizio, il contribuente ha la possibilità di ricevere una detrazione fiscale sotto forma di sconto in fattura oppure come rimborso, mediante la dichiarazione dei redditi.

In quest’ultimo caso, il rimborso delle somme di denaro avviene nell’arco di dieci anni, con l’importo ripartito in quote di uguale valore.

Se durante questo lasso di tempo, il titolare dell’immobile decede, la legge prevede che gli eredi continuino a beneficiare delle detrazioni fiscali.

Già in passato il fisco era intervenuto a chiarire questo nodo, precisando che se l’immobile è libero e ci sono più eredi le detrazioni spettano a tutti gli aventi diritto.

Se, invece, l’immobile è ereditato da un’unica persona ed è un’abitazione principale, la detrazione spetta solo a quest’ultimo.

Pertanto la normativa prevede un’eccezione, nel caso in cui l’immobile ereditato, e oggetto della detrazione, sia locato.

Immobile locato

Quando muore il soggetto che ha diritto alla detrazione fiscale legata ad un bonus edilizio, gli eredi ereditano la fruizione del beneficio fiscale, per intero solo nel caso in cui è conservata la detenzione materiale e diretta del bene.

In sostanza, se l’erede decide di concedere l’immobile in locazione o in comodato d’uso, anche solo per parte dell’anno, perde il diritto alle agevolazioni fiscali che fanno riferimento a quell’annualità.

Dunque, se l’immobile ereditato è in affitto, anche con contratti brevi o di affitto parziale, non è possibile fruire delle rate di detrazione fiscale.

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