Oggi come oggi, ci sembra impossibile l’idea di andare in pensione di vecchiaia prima dei 60 anni. E, invece, si può.
In base alla riforma pensionistica attuale, per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario raggiungere il sessantasettesimo anno di età e aver versato almeno 20 anni di contributi. In alternativa, i lavoratori hanno la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata, che prevede il versamento di oltre 40 anni di contributi.
Tuttavia, c’è una categoria di lavoratori che può accedere alla pensione di vecchiaia prima dei 60 anni. In questo caso, l’opportunità è concessa sia ai lavoratori dipendenti del settore pubblico che ai lavoratori dipendenti del settore privato, ma anche ai lavoratori autonomi (con differenti requisiti),
La pensione di vecchiaia a cui stiamo facendo riferimento è quella riconosciuta ai lavoratori non vedenti.
Pensione di vecchiaia prima dei 60 anni: requisiti
Per poter accedere alla pensione di vecchiaia per non vedenti è necessario essere in possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi. L’opportunità è riconosciuta sia ai soggetti non vedenti dalla nascita che a coloro che sono diventati tali dopo l’inizio del rapporto di lavoro.
Per i lavoratori in possesso di anzianità contributiva al 31/12/1995 è possibile accedere alla pensione di vecchiaia per i non vedenti all’età di 56 anni, per gli uomini, e 51, per le donne. In tal caso, è necessario che il lavoratore abbia versato almeno dieci anni di contributi. Tali requisiti valgono solo per i dipendenti del settore privato.
Infatti, nel caso di lavoratori autonomi che possiedono anzianità contributiva alla suddetta data, la disciplina prevede un requisito anagrafico diverso:
- 61 anni di età per gli uomini
- 56 anni per le donne.
Anche in questo caso, il lavoratore deve aver versato almeno 15 anni di contributi.
Per i lavoratori in possesso di anzianità contributiva a partire dal 1 gennaio 1996, non è prevista la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per i non vedenti così come appena descritta
Ad ogni modo, i lavoratori che possiedono i requisiti necessari per inviare la domanda devono rispettare la finestra temporale prevista dalla normativa.
In sostanza, per i lavoratori del settore privato è possibile inviare la domanda entro 12 mesi dalla maturazione dell’ultimo requisito. Mentre, i lavoratori autonomi hanno fino a 18 mesi di tempo, dalla maturazione dell’ultimo requisito.
La normativa non prevede la possibilità di cumulare i contributi per i dipendenti. In compenso, questa chance è concessa ai lavoratori autonomi, ma solo se il cumulo avviene tra Fondo pensioni lavoratori dipendenti e Gestioni speciali lavoratori autonomi.
A proposito dei lavoratori autonomi, è doveroso specificare che i requisiti da rispettare per accedere alla pensione in qualità di non vedenti sono:
- 66 anni, per gli uomini
- 61 anni, per le donne
- 15 anni di contributi.
Sotto l’aspetto contributivo è importante ricordare che i lavoratori dipendenti non vedenti hanno diritto ad una maggiorazione convenzionale dell’anzianità contributiva e assicurativa. Tale maggiorazione prevede il versamento di ulteriori 4 mesi di contributi figurativi per ogni anno di lavoro svolto.