Consumi ortofrutta: gli italiani rinunciano a frutta e verdura

Per contrastare il rincaro dei costi di frutta e verdura, gli italiani hanno ridotto i consumi ortofrutta.

Il 2022 è stato caratterizzato da un consistente aumento del tasso di inflazione, con il conseguente deprezzamento del valore di stipendi e pensioni.

Consumi ortofrutta
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Come se non bastasse, i cittadini hanno assistito ad un aumento dei costi dei generi di prima necessità, unito all’aumento delle tariffe di luce e gas.

Come era prevedibile, gli aumenti hanno determinato un cambiamento nelle abitudini dei consumatori. Per fronteggiare i rincari, gli italiani hanno ridotto i consumi ortofrutta.

Ma, eliminare o ridurre i consumi di frutta e verdura può avere effetti disastrosi sulla salute.

Consumi ortofrutta: il trend negativo preoccupa

In base ad un report, aggiornato a settembre 2022, pubblicato dall’osservatorio di mercato di CSO Italy: gli italiani hanno ridotto i consumi di frutta e verdura.

Le ragioni di questo trend negativo sono legate alla crisi economica e all’aumento dei costi. Insomma, non si acquista più frutta e verdura per risparmiare.

Nei primi nove mesi del 2022, le famiglie italiane hanno consumato circa 4,2 milioni di tonnellate di prodotti del settore ortofrutta. Nello stesso periodo dell’anno precedente, i volumi dei consumi facevano registrare un valore più alto dell’8%. Infatti, nel 2021 gli italiani hanno acquistato e consumato frutta e verdura per oltre 4,5 tonnellate.

Non a caso anche i prezzi sono aumentati dell’8%, determinando una riduzione dei consumi che preoccupa fortemente.

Nel corso degli undici mesi analizzati si è registrato un calo del volume degli acquisti nel settore ortofrutta. Basti pensare che nel solo mese di settembre c’è stata una riduzione di 55.000 tonnellate di cibo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un dato che far registrare un -10% nelle vendite e un più 10% nei prezzi.

Ma in realtà il trend negativo va avanti da diversi anni, dunque non è un fenomeno che interessa solo gli ultimi due anni. Infatti, negli ultimi cinque anni gli italiani hanno acquistato il 14% in meno di frutta e verdura.

I frutti e gli ortaggi più colpiti dalla crisi

Nello specifico, i tre frutti più acquistati e consumati del Bel paese, nei primi nove mesi del 2022, hanno rispettivamente fatto registrare:

  • -8% per le arance
  • -5% per le mele
  • -1% per le banane

Ma la classifica prosegue con:

  • -7% per le angurie
  • -2% per i meloni
  • -9% per le pesche
  • -15% per i limoni
  • -13% per le fragole
  • -14% per l’uva da tavola.

Ma la situazione peggiore non riguarda tanto la frutta quanto gli ortaggi, dove si registrano i seguenti dati:

  • -7% per patate e pomodori
  • -11% per le insalate
  • -16% per le melanzane
  • -30% per i finocchi.

La riduzione dei volumi della vendita di frutta e verdura riguarda sia la grande distribuzione organizzata che la distribuzione tradizionale. Inoltre, la diminuzione degli acquisti è omogenea su tutto il territorio nazionale.

Ciò vuol dire che si è assistito ad una riduzione di acquisti di frutta e verdura in tutte le regioni, da nord a sud. Dopotutto, gli aumenti non hanno risparmiato nessuna area geografica del paese.

La situazione è stata commentata dalla direttrice del CSO Elisa Macchi che ha affermato:

“Gli italiani stanno soffrendo la situazione economica e si trovano di fronte a rincari che stanno interessando tutti i settori e che impongono un cambiamento nei consumi. I prodotti dell’ortofrutta non sono mai stati chiari e non lo sono neanche ora: mediamente il prezzo di un kg si aggira intorno ai due euro.”

Purtroppo, però questa riduzione nel consumo di frutta e verdura fa preoccupare dal punto di vista della salute. Dietologi e nutrizionisti sono d’accordo nel conferire al consumo di prodotti dell’ortofrutta un’importante funzione di prevenzione e preservamento dalla comparsa di patologie, più o meno gravi.

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