Pendolari, buone notizie in arrivo: soldi per i trasporti, scopri come richiederli

È possibile fare la domanda per il bonus trasporti nel 2023. La nuova misura ha modificato i requisiti per le persone che hanno intenzione di chiedere l’incentivo. Di seguito tutte le novità per quanto riguarda gli abbonamenti.

Il nuovo anno non ha portato con sé solamente una serie di aumenti in ogni settore economico. Nei prossimi mesi gli italiani potranno richiedere l’incentivo per gli abbonamenti dei mezzi di trasporto pubblici come autobus, metropolitane, tram. Si tratta di un modo per aiutare i pendolari che hanno difficoltà finanziarie. Rispetto al bonus trasporti precedente, è bene sottolineare che ci sono stati dei cambiamenti in merito ai requisiti.

BONUS TRASPORTI
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È un 2023 iniziato all’insegna dei rincari. Tutto è partito dalla decisione del governo di non prorogare il taglio sulle accise. Una scelta che ha portato il costo della benzina e del gasolio al di sopra della media degli ultimi mesi. I pendolari che non vogliono usare l’auto per recarsi al lavoro o all’università hanno la possibilità di beneficiare del bonus trasporti 2023 confermato dall’esecutivo.

La base dell’incentivo è rimasta lo sconto degli abbonamenti per i mezzi pubblici e non ci sono state troppe variazioni all’interno della manovra. L’unico cambiamento riguarda i requisiti per chiedere e ottenere il beneficio per i trasporti. Mentre la misura lanciata dal governo Draghi aveva una platea di beneficiari più larga, questa dell’esecutivo Meloni trova una platea più ristretta.

Bonus trasporti 2023: come funziona

Le regole del nuovo bonus trasporti sono all’interno del Decreto Carburanti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 gennaio 2023 e sottoscritto dal governo per porre rimedio ai prezzi della benzina sempre più alti. I dettagli in merito alla domanda verranno resi noti più in là in un decreto attuativo congiunto tra i vari ministeri dell’economia, del lavoro e trasporti.

Per quanto riguarda il bonus, si tratta di un incentivo che contiene il nominativo del beneficiario e si può usare per comprare un solo abbonamento. È dedicato per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ma anche per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Inoltre, c’è da dire anche che l’incentivo non può essere ceduto, non è rilevabile al fine del computo del valore ISEE e non costituisce il reddito imponibile. Per la manovra sono stati stanziati in tutto 100 milioni di euro e l’importo di ogni bonus è di 60 euro.

Bonus trasporti 2023: chi può richiederlo e domanda

L’incentivo è riconosciuto per aiutare quelle persone fisiche che in tutto l’anno 2022 hanno conseguito un reddito ISEE complessivo che non superi i 20mila euro. Quanto appena detto è una grande differenza rispetto a ciò che era stato stabilito dal governo Draghi. In quel caso, il bonus poteva essere richiesto da tutti coloro che avevano un reddito annuale fino a 35mila euro. Una decisione che vede quindi esclusi diversi beneficiari nella platea.

I dettagli in merito a come e quando inoltrare la domanda sono ancora sconosciuti. Bisognerà aspettare il prossimo decreto congiunto tra i ministeri del lavoro e delle politiche sociali, dell’economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti. Il decreto dovrà uscire entro 30 giorni dal decreto carburanti pubblicato il 14 gennaio 2023.

Le persone sapranno come presentare la domanda per ottenere il bonus, come verrà emesso il buono e la rendicontazione delle aziende di trasporto. Lo scorso anno, la domanda si faceva tramite le piattaforme online dell’Agenzia delle Entrate con Spid e Cie. In seguito bisognava fare una autocertificazione e indicare i propri dati personali.

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