Lavoro occasionale e voucher: cambiano alcune condizioni, ma il compenso non tiene conto del caro vita

Il Governo, con la legge di bilancio 2003, ha confermato una novità in merito al lavoro occasionale e voucher.

Nel corso del 2023 sarà possibile accedere al lavoro occasionale attraverso l’erogazione di voucher. Si tratta di una soluzione già adottata qualche anno fa che, ora, torna operativa per volontà del Governo Meloni.

Lavoro occasionale e voucher
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Con la Legge di bilancio 2023, il governo Meloni ha deciso di introdurre nuovamente i voucher. Si tratta di titoli di pagamento che hanno lo scopo di regolarizzare il lavoro occasionale.

Attraverso l’emissione di voucher, infatti, il Governo intende fornire uno strumento che permetterà di tutelare quelle categorie di lavoratori che svolgono attività occasionali. Ci stiamo riferendo ai lavoratori domestici o ai lavoratori a chiamata, per i quali risulta difficile trovare una forma contrattuale idonea.

Grazie ai voucher, il governo mette a disposizione dei privati e delle aziende uno strumento di tutela per i lavoratori.

Tuttavia, dando un’occhiata ai dati raccolti dall’INPS sui voucher per lavoratori occasionali introdotti dal Jobs Act sorgono diverse perplessità.

Lavoro occasionale e voucher: di cosa si tratta

Con il Jobs Act è stato introdotto per la prima volta il termine voucher, inteso come titolo di pagamento per le prestazioni occasionali. Ma oggi, con la legge di bilancio 2023, sentiamo nuovamente parlare di quest’opportunità.

I voucher sono, appunto, dei titoli di pagamento che permettono di regolarizzare le prestazioni occasionali. In base all’attuale disciplina, il limite massimo di compensi è di 10.000 euro (il doppio rispetto ai voucher introdotti dal Jobs Act).

Ci stiamo riferendo al limite massimo di compensi che un utilizzatore può erogare nel corso di un anno civile. Il compenso massimo che può essere percepito da ciascuno prestatore, invece, è di 5000 euro.

Tra le novità introdotte dal governo Meloni, in merito ai voucher, vi è anche l’ampliamento della platea dei beneficiari.

Nel 2023, infatti, potranno accedere ai titoli di pagamento i committenti che hanno alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati assunti con contratto a tempo indeterminato. Inoltre, la platea includerà anche le attività del settore alberghiero e le strutture ricettive che operano nell’ambito del turismo.

Anche le attività agricole potranno accedere al voucher per lavoro subordinato occasionale per attività di natura stagionale, la cui durata non deve superare le 45 giornate di lavoro effettive. In pratica, anche se questo tipo di occupazione può avere una durata di 12 mesi, le giornate effettive di lavoro devono essere 45.

In questo caso, la disciplina prevede che prima dell’inizio del lavoro, l’utilizzatore acquisti un’autocertificazione dal lavoratore in merito alla propria condizione soggettiva.

È, inoltre, previsto che le attività agricole che fanno ricorso ad un nuovo contratto di lavoro occasionale a tempo determinato inviino una comunicazione al centro per l’impiego.

Per accedere al voucher sono state conservate le medesime modalità dei titoli di pagamento introdotti con il Jobs Act.

Modalità di pagamento di voucher

La disciplina non prevede alcuna novità in merito alle modalità di pagamento e alle procedure telematiche da seguire per ottenere i voucher.

Dunque, coloro che intendono utilizzare i voucher dovranno effettuare domanda all’INPS mediante l’utilizzo di PREST.O, per le aziende, o tramite libretto famiglia, per i privati.

Non è stata introdotta alcuna variazioni in merito al sistema di tutela e i diritti del lavoratore che sarà retribuito tramite voucher.

Di fatto il titolo di pagamento avrà valore di 10 euro lordi e il compenso netto percepito dal lavoratore è di 7,5 euro. I restanti 2,50 euro rappresentano il versamento contributivo e assicurativo INAIL.

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