F1, sospetti nel circus: il boss pizzicato con un noto team principal

Ha destato scalpore lo scatto del CEO della F1, Stefano Domenicali, in barca con un pezzo grosso del Paddock. Il fatto non ha lasciato indifferenti i fan.

Il circus della F1 da sempre è intriso di sospetti ed illazioni. Si tratta di un ambiente incline alla polemica. Gli attori protagonisti sono sottoposti ad un processo mediatico per ogni loro azione, dentro e fuori il Paddock. La categoria regina del Motorsport, nell’era ibrida, è finita sotto la lente d’ingrandimento della critica per tre clamorosi avvenimenti che hanno riguardato la Mercedes, la Red Bull Racing e la Ferrari.

GP F1 (Ansa Foto)
GP F1 (Ansa Foto)

Per otto anni in F1 ha dominato un solo team. Dal 2014 al 2021 Lewis Hamilton ha potuto beneficiare di monoposto da sogno, demolendo una serie di record storici. La casa teutonica puntò con decisione al nuovo regolamento sportivo con le Power Unit ibride, ingaggiando per il dopo Schumacher il talento di Stevenage. Le immagini di test segreti della squadra con sede a Brackley fecero il giro del mondo. Le Frecce d’argento furono accusate di aver approfittato di chilometri di prove in preparazione dell’era della svolta.

I tecnici della Mercedes partorirono vetture, praticamente, imbattibili. In sole tre occasioni Ferrari e Red Bull Racing si sono avvicinate alla concorrenza. Nel 2017 e nel 2018 la Ferrari con Sebastian Vettel ha lottato, ma non è riuscita a contendere il titolo alla squadra teutonica sino all’ultima tappa. Ci è riuscita, a sorpresa, la Red Bull Racing nell’ultimo anno delle monoposto ibride della precedente gen. Hamilton non si è confermato campione, ma il team ha portato a casa l’ottavo mondiale costruttori consecutivo. Le Frecce d’argento, tra illazioni su aspetti tecnici della monoposto e presunti favoritismi del produttore di mescole, si è ritrovata inondata di critiche. Toto Wolff, in occasione della tappa finale di Abu Dhabi del 2021, non ha dimostrato di saper perdere, dopo aver conseguito solo vittorie dal sua avvento nel circus.

Il team principal austriaco si scagliò contro l’ex direttore di gara Michael Masi. Le sue urla divennero celebri ed al di là degli sbagli dell’australiano Wolff non fece una figura splendida. La Scuderia Ferrari, dal canto suo, una volta che fu beccata ad andare oltre, probabilmente, le zone grigie del regolamento tecnico nel 2019 è stata punita in modo esemplare. L’accordo segreto siglato per la chiusura delle indagini sulla presunta irregolarità delle Power Unit della SF90 condizionarono le due successive annate in F1. La Rossa, nel 2020, con il progetto della SF1000 fece una delle figure più indignitose della sua storia. La Scuderia modenese arrivò alle spalle di Mercedes, Red Bull Racing, McLaren, Racing Point e Renault.

Leclerc, dopo le prime vittorie in F1 a Spa e Monza del 2019, si ritrovò a lottare con le AlphaTauri. La Rossa era sverniciata sui rettilinei dai competitor, come se fosse depotenziata. Per due anni e mezzo i ferraristi non hanno più calcato il primo gradino del podio. Il monegasco è ritornato a vincere al debutto sulle wing car nel 2022. Dopo anni di atroci sofferenze, il Cavallino sembrava tornato nelle posizioni nobili della classifica. Tutto è durato, però, troppo poco. Le avarie tecniche ai nuovi motori Superfast hanno demolito le speranze dei ferraristi e dei tifosi. La Red Bull Racing ha preso il largo, già dal quarto round di Imola. Il pilota della Mercedes, George Russell, ha vuotato il sacco su Verstappen e Leclerc: fan allibiti.

F1, polemiche senza fine

Leclerc e Sainz non hanno potuto fronteggiare lo strapotere tecnico dell’auto ad effetto suolo austriaca. Si è passati da un dominio all’altro. Dopo l’epopea della Mercedes nell’era ibrida della F1 si è finiti con una egemonia ancora più marcata. La Red Bull Racing ha conquistato nel 2022 17 gare su 22 Gran Premi, oltre a 2 Sprint Race. Nessun pilota aveva mai conquistato 15 successi in una singola annata. Max Verstappen ha staccato Michael Schumacher e Sebastian Vettel, fermi a 13. Il figlio d’arte di Jos, dopo aver vinto il primo mondiale nel 2021, nell’ultima annata ha lasciato solo le briciole ai competitor. Lewis Hamilton confessa il suo rivale più ostico: Verstappen gelato.

La squadra con sede a Milton Keynes è stata, inoltre, investita dello scandalo del superamento del tetto di spesa. Nel 2021 la RB ha superato il limite del Budget Cap, subendo una limitazione di ore in galleria del vento nello sviluppo dell’erede della RB18, oltre ad una pena milionaria. Nella categoria regina del Motorsport il chiasso non finisce mai. Nonostante non sia stata competitiva per il mondiale, la Mercedes è stata agevolata dall’introduzione della direttiva anti porpoising. In estate fece scalpore una foto pubblicata su Instagram da Flavio Briatore, ex team principal della Renault, in compagnia di Toto Wolff e Stefano Domenicali sulla propria barca in Sardegna.

La foto lasciò stupiti i fan della F1. Il CEO della categoria regina del Motorsport si fece immortalare senza problemi al fianco di Wolff, facendo venire dei forti dubbi ai complottisti. Cosa sarebbe accaduto se ci fosse stato Mattia Binotto insieme a Domenicali? Pochi giorni dopo i team di F1 tornarono in pista, post summer break, per il Gran Premio del Belgio. In quell’occasione fu introdotta la direttiva 39 che rivitalizzò la Mercedes W13. La Ferrari F1-75 iniziò il suo declino, ma questa è un’altra storia o forse no.

 

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