Sono ormai mesi che milioni di famiglie sono in preda alla crisi economica. L’inflazione ha fatto cambiare le abitudini degli italiani che hanno modificato i loro acquisti su vari fronti: ecco che cosa comprano.
I dati per quanto riguarda l’inflazione del mese di dicembre stanno confermando una certa moderazione dei prezzi. Una situazione che arriva dietro i forti rialzi dei tassi di interesse operati dalla Banca Centrale Europea (BCE). La situazione dei mesi scorsi, sappiamo bene, che è pesata in modo notevole nelle tasche degli italiani che si sono trovati a fare scelte diverse per quanto concerne gli acquisti.
Non c’è da sorprendersi del fatto che l’inflazione record, le cui cifre non si vedevano dal lontano 1984, ha pesato in modo notevole sulle finanze dei consumatori e sulle loro scelte di acquisto. Tanti italiani sono mossi dalla costante paura di non arrivare a coprire tutte le spese, una fotografia che rispecchia la crisi economica che ha invaso il nostro paese nel post covid e soprattutto dietro lo scontro in Ucraina generato dall’invasione russa.
Una indagine effettuata dall’Ufficio Studi Coop in collaborazione con Nomisma ha rilevato come le famiglie italiane abbiamo modificato le loro abitudini e quindi anche i loro acquisti. Una ricerca che ha preso in esame il sentimento di tutti i consumatori per il 2023, cercando di rilevare che cosa potrebbe riservare il futuro per loro. Dove a tenere banco su tutti è la speranza che la situazione migliori, anche perché gli acquisti sono viziati dall’inflazione.
Crisi economica, le paure degli italiani
Nonostante l’inflazione continui a far paura alla maggior parte degli italiani che sono alle prese con i vari rincari, tanto che in molti stanno cercando i modi per risparmiare su bollette di luce, gas e acqua, alcuni sperano che queste difficoltà economiche finiscano quanto prima. Tuttavia, quello che è emerso dall’indagine è il fatto che l’inquietudine degli ha provocato una compressione sui consumi.
Proprio per via dell’inflazione e della crisi finanziaria, la maggior parte delle persone preferisce acquistare beni essenziali. Parliamo di tutti quei prodotti di prima necessità che riguardano il cibo e la salute, rinunciando così al superfluo. Una situazione che, a dir la verità, è partita già con il lockdown e poi si è fatta strada anche dopo lo scoppio della guerra nell’est Europa.
Il sondaggio Coop ha evidenziato che un italiano su quattro teme di entrare nella soglia della povertà e quindi ha paura di non riuscire a permettersi spese basilari per la sopravvivenza. Si tratta di acquisti e consumi come cibo, abiti, traporti e scuola. Il 18% delle famiglie ha dichiarato che ha dovuto affrontare il disagio alimentare per tutto il 2022.
Si tratta di un problema che ha coinvolto ben 9 milioni di persone. Ma quello che fa paura più di tutti sono le spese impreviste e non rimandabili, come hanno notato il 66% degli intervistati. La maggior parte di loro ha confessato che se dovessero avere 10mila euro all’improvviso non vorrebbero spenderli per risparmiare. Tuttavia, c’è una grande fiducia per il nuovo anno che è appena entrato.
Crisi economica, le abitudini stravolte degli italiani
La crisi economica ha portato un bel po’ di cambiamenti nelle vite dei consumatori che continuano a perseguire il criterio della rinuncia. Almeno un italiano su due ha confessato di avere speranza nel cercare di mantenere la propria condizione economica e di far fronte a tutte le spese nel 2023. Il 45% di questi ha rivelato di spendere di più per le bollette e il 32% per cibo e bevande.
Tale situazione ha spinto molte persone a tagliare su alcuni costi come ristoranti, cultura e poi anche i viaggi e vacanze. L’obiettivo, infatti, è quello di cercare a far fronte all’aumento dei prezzi. Proprio per questo in tanti hanno optato per dei cambiamenti delle loro abitudini alimentari, dove cercano di adottare una dieta più economica.
Sono stati rinviati anche gli acquisti di beni durevoli come elettrodomestici o una automobile. Tra le priorità della famiglia c’è la casa, dove il 67% delle persone pensa la ristrutturazione dell’abitazione, ipotizzando anche il bonus edilizia. Lo stile di vita è stato anche modificato in favore di uno che predilige di più la cucina in casa e la rinuncia ai fast food.