Calcolo pensione in base allo stipendio: il metodo per scoprire quanto percepirai

I lavoratori si domandano qual è l’importo che percepiranno a fine carriera. Scopriamo come fare calcolo pensione in base allo stipendio.

Una delle curiosità che accomuna la maggior parte dei dipendenti riguarda l’importo della pensione percepita a fine carriera. In base al sistema di calcolo attuale, il valore della pensione percepita da un lavoratore dipende dall’età anagrafica e dalla anzianità contributiva.

Calcolo pensione in base allo stipendio
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L’attuale riforma pensionistica, la legge Fornero, permette ai lavoratori di ritirarsi dal lavoro a 67 anni di età con almeno 20 anni di versamenti contributivi. In alternativa, è possibile anticipare il pensionamento con un’anzianità contributiva decisamente più alta di 40/41 anni e 10 mesi di versamenti contributivi.

Inoltre, ci sono delle misure di pensionamento anticipate, che sono indirizzate in favore di determinate categorie di lavoratori, come Quota 104 o Opzione donna. Senza dimenticare la ben nota Ape sociale.

Sebbene i lavoratori abbiano a disposizione diverse soluzioni di pensionamento, in molti si domandano qual è il sistema di calcolo che permette di determinare il valore della pensione in base allo stipendio percepito.

Calcolo pensione in base allo stipendio: qual è la pensione con 2.300 euro di salario

Lo stipendio medio italiano si aggira intorno ai 1700 euro al mese. Dunque, l’esempio a cui stiamo facendo riferimento parte da un importo decisamente più alto rispetto alla media nazionale

Ad ogni modo, un dipendente che percepisce uno stipendio di 2300 euro al mese, incassa annualmente circa 46.000 euro.

Se il lavoratore rispettasse le condizioni della legge Fornero e raggiungesse il requisito anagrafico di 67 anni con 42 anni di versamenti contributivi, potrebbe percepire un importo di pensione pari a 1950 euro netti al mese.

Se, invece, il lavoratore decidesse di “tirare i remi in barca” a 65 anni con 43 anni di versamenti contributivi percepirebbe una pensione di 1.900 euro netti al mese.

Con lo stesso requisito anagrafico, ma 30 anni di versamenti contributivi, il lavoratore percepirebbe un assegno di 1.400 euro netti al mese.

Coloro che invece sfruttano la misura di pensionamento anticipato Quota 103 potrebbero andare in pensione maturando un importo di circa 1.700 euro.

Ad ogni modo, per avere un’idea di quale sia l’importo percepito al momento del pensionamento è necessario conoscere l’età del lavoratore e gli anni di versamenti contributivi. Inoltre, occorre tenere in considerazione anche il periodo durante il quale sono maturati i versamenti contributivi. Senza dimenticare che per il calcolo è necessario tenere conto anche della retribuzione lorda annua.

L’attuale sistema pensionistico è di tipo contributivo, se tutti i contributi sono stati versati a partire dal 1 gennaio 1996. Per coloro che hanno versato tutti i contributi in data precedente al 1995 è prevista l’applicazione del sistema di calcolo retributivo. Per alcuni lavoratori, invece, si applica un sistema misto quando i contributi sono stati versati sia prima che dopo il 1996.

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