L’anno nuovo è iniziato da qualche giorno, ma sono già previsti aumenti pensioni invalidità 2023. Scopriamone i dettagli.
Con l’arrivo del nuovo anno sono previste anche importanti cambiamenti che riguardano la pensione d’invalidità. In particolare sono previsti aumenti sulle pensioni di invalidità che tengono conto di nuovi limiti reddituali.
È finalmente arrivato gennaio 2023 e, con esso, le tanto attese perequazioni sulle pensioni. Il tasso di inflazione che ha caratterizzato il 2022 ha comportato l’inevitabile aumento del costo della vita.
In base a quanto stabilito dalla normativa italiana, ogni anno occorre adeguare gli importi di pensioni e indennità in base al costo della vita corrente. Questo meccanismo, conosciuto come perequazione, si verifica ogni anno a gennaio, tenendo conto dei dati ISTAT riferiti all’anno precedente. Fermo restando che l’adeguamento delle pensioni può richiedere un conguaglio nel corso dell’anno.
Ad ogni modo, la perequazione di gennaio 2023 è pari al 7,3% nella misura piena. Tuttavia, per coloro che hanno ricevuto un anticipo dell’adeguamento nell’ultimo trimestre 2022, per il nuovo anno riceveranno solo un +5,3%.
Ma, oltre ad aumentare l’importo delle pensioni, nel corso del nuovo anno si assisterà ad un incremento del limite reddituale per le prestazioni d’invalidità 2023.
Aumenti pensioni di invalidità 2023: scopriamo di cosa si tratta
Oltre agli importi delle pensioni 2023, nel corso del nuovo anno aumenteranno anche i limiti di reddito che danno accesso alle prestazioni di invalidità.
Per l’assegno d’invalidità civile a cui hanno accesso ciechi civili, assoluti e ricoverati il limite di reddito 2023 è pari a 17.920 euro.
Il limite di reddito per l’assegno per ipovedenti gravi è aumentato a 8615,46 euro. Coloro che percepiscono la pensione di invalidità al 100% dovranno rispettare un limite reddituale di 17.920 euro.
Gli invalidi con invalidità compresa tra il 75% e il 99% nel 2023 durante rispettare un limite reddituale di 5391,88 euro.
