Arredare casa con un risparmio di 4 mila euro: anche il Bonus mobili si rinnova

Il sogno di arredare casa risparmiando può essere tirato fuori dal cassetto. La Legge di Bilancio rinnova il Bonus mobili ed elettrodomestici.

L’agevolazione che permette di rinnovare l’abitazione è stata confermata nella manovra fiscale e prevede nuovi paletti per l’accesso.

Da pochi giorni è stata approvata la Legge di Bilancio 2023 e pian piano di stanno scoprendo tutte le novità. Alcune positive – come il taglio del cuneo fiscale, l’innalzamento della soglia ISEE del Bonus Sociale, la conferma del Bonus psicologo – e altre meno gradite – l’assenza della proroga del taglio delle accise per il carburante o la riduzione dell’aliquota del Superbonus dal 110 al 90%. Tra le misure prorogate dalla manovra fiscale troviamo il Bonus mobili ed elettrodomestici. Parliamo della detrazione IRPEF del 50% dedicata alle spese per l’acquisto di mobili, tavoli, letti nonché di elettrodomestici di classe A+ o superiore. Tutto questo a condizione che il richiedente affronti lavori di ristrutturazione edilizia di un’abitazione entro il 31 dicembre 2023 e che l’acquisto dei mobili sia successivo alla data di inizio degli interventi.

Arredare casa con il Bonus mobili, i dettagli

La misura è stata confermata e modificata nel 2023. Inizialmente era previsto un abbassamento del tetto massimo di spesa da 10 mila a 5 mila euro. Una riduzione c’è stata ma non così elevata. Nell’anno in corso, infatti, il limite è stato fissato a 8 mila euro con un risparmio massimo, dunque, di 4 mila euro. Tale cifra verrà rimborsata in dieci anni con rate annuali di uguale importo.

Come accennato, condizione necessaria per l’accesso al Bonus mobili che permetterà di arredare casa è aver già avviato lavori di ristrutturazione dell’abitazione prima di effettuare le spese. Il richiedente dovrà provare l’avvenuto avvio tramite abilitazioni amministrative o comunicazioni obbligatorie per la normativa edilizia nonché attraverso la comunicazione dell’ASL sulla data di inizio lavoro se necessaria. Qualora tali obblighi non siano previsti basterà compilare una dichiarazione sostitutiva di notorietà.

Cosa acquistare con l’agevolazione

Tra le spese ammesse dall’agevolazione troviamo gli acquisti di oggetti di arredamento, divani, poltrone, credenze, sedie, tavoli, armadi, comodini, librerie, scrivanie, apparecchi di illuminazione se necessari al completamente dell’arredo. Poi gli elettrodomestici compresi di trasporto e montaggio. I forni dovranno essere di classe A o superiore, i frigoriferi e i congelatori di classe F o superiore mentre lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici di classe E o superiore.

Requisito fondamentale per poter approfittare della detrazione è che tutti i pagamenti siano effettuati con mezzi tracciabili. Carte di credito, carte di debito, bonifici bancari o postali, assegni e bancomat. Un ultima indicazione importante. Non è necessario che i beni acquistati arredino la casa oggetto di ristrutturazione per richiedere la detrazione.

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