Nuovi cambiamenti per quanto riguarda il tema pensione. A farne le spese questa volta sono le donne, visto che è prevista una bella rivoluzione per quanto riguarda la loro situazione pensionistica: ecco che cosa c’è da sapere.
Tra gli argomenti più ‘caldi’ all’interno della politica italiana c’è sempre stato quello del sistema pensionistico, che non è mai stato perfetto. Ogni governo che entrava in carica ha sempre rivisto delle disposizione e lanciato qualche cosa di nuovo. Non fa eccezione l’esecutivo Meloni che sta mettendo in atto dei cambiamenti. Questa volta ad essere coinvolte sono le donne, dove i criteri potrebbero essere cambiati presto.
Non c’è che dire, il governo di centrodestra sta mettendo mano un bel po’ per quanto riguarda il sistema pensionistico. Tanto che le regole potrebbero cambiare ancora un volta. Abbiamo già visto come nella legge di Bilancio è stata introdotta Quota 103, dove alcuni possono uscire dal lavoro anticipatamente. Ma si è optato anche per una stretta anche per Opzione Donna, dove i criteri pensati dall’esecutivo sono più ristretti.
All’interno della legge di Bilancio erano stati giù decidi di ristringere la platea per chi poteva accedere alla pensione anticipata per le donne. Ma adesso, stando a quanto riportato da Money, pare che la ministra del lavoro Calderone stia lavorando per delle modifiche. Pare che ci sarà probabilmente una limatura in un nuovo decreto che potrebbe uscire a fine gennaio 2023.
Pensione, come funziona Opzione Donna?
Sono tante le persone che sperano di andare in pensione nel 2023 che potrebbe essere proprio il loro anno. Nel mentre l’idea del governo Meloni è proprio quella di preparare una riforma del sistema pensionistico complessiva entro il 2023. Tuttavia, nel frattempo si sta pensando a modificare quanto stabilita dalla legge di Bilancio su Opzione Donna. Prima di andare a conoscere le possibili novità, vediamo come funziona.
Con l’ultima legge di Bilancio che il governo ha presentato alla Commissione Europea sono stati cambiati i criteri per accedere a Opzione Donna. Ricordiamo che il governo ha deciso di mettere una stretta sulla possibilità di andare in pensione prima. E quindi ha ristretto la platea, scatenando una serie di polemiche.
In poche parole, rientrano in questa categorie le donne che assistono il coniuge o un parente di primo grado che convive con lei con un handicap grave. In pratica la persona, al momento della domanda, per almeno sei mesi deve assistere un parente o affine convivente che ha una gravità riconosciuta e che abbia compiuto 70 anni.
Possono entrare a far parte di Opzione Donna anche le invalide al 74% almeno. Così come le lavoratrici licenziate o dipendenti in società per le quali è attivo un confronto per gestire la crisi aziendale. Se si possiede uno di questi requisiti con 35 anni di contributi versati si può chiedere di andare in pensione prima a 60 anni. In caso si ha un figlio si può andare anche a 59 anni, mentre più di uno la possibilità arriva a 58 anni.
Pensione, Opzione Donna 2023: nuovi criteri?
Come abbiamo visto, ci sono delle novità per quanto riguarda la pensione per le donne. Ed al lavoro c’è la ministra Calderone che potrebbe intervenire ancora una volta per portare Opzione Donna più vicina alle vecchie regole. Soprattutto dopo le proteste che ci sono state negli ultimi tempi. A quanto pare, potrebbero bastare 58 anni e 35 anni di contributi per andare in pensione, senza l’obbligo dei figli.
Tuttavia, in attesa di questa presunta riforma su tutto il sistema pensionistico, le donne che vogliono andare in pensione anticipata possono farlo con le nuove regole che sono state previste nella legge di Bilancio. Solo in seguito capiremo quali sono le novità e le modifiche.