Il nuovo anno porta con sé una serie di rincari di beni e servizi che sono una vera batosta per gli italiani. Ma in particolare una burrasca che coinvolge tutti i pendolari che dovranno far fronte ai forti aumenti.
Non si è fatto in tempo a dare il ‘benvenuto’ al 2023 che già questo ha portato con sé una serie di novità non troppo positive per la maggior parte delle persone. Questo perché sono scattati un bel po’ di aumenti che stanno piegando le gambe. Una situazione che coinvolge un po’ tutti, ma soprattutto a chi deve andare fuori per lavoro o per studio. Andiamo a conoscere nel dettaglio lo scenario attuale.
È entrato da protagonista il nuovo anno che è partito con aumenti che sono entrati in vigore dai primi giorni di gennaio. Si tratta di rincari che coinvolgeranno un po’ tutti i settori: dai beni ai servizi, giusto per non farci mancare niente. Il mancato rinnovo sul taglio delle accise ha portato degli aumenti sulle benzina notevoli. Ma la cosa incredibile è che questa è solo un piccola parte dei rincari.
L’associazione dei consumatori a stimato un aumento su bollette e altri servizi di circa 2.400 euro a famiglia per tutto l’anno. Oltre al carburante, ci sono stati degli aumenti anche per quanto riguarda il trasporto pubblico, dove i biglietti di bus e metro hanno subito un notevole rialzo. Un andamento che colpisce soprattutto i pendolari, ovvero coloro che si devono spostare per lavoro e studenti.
Stangata per i pendolari: rincari sui trasporti
Il trasporto pubblico locale subirà un notevole aumento proprio a partire da gennaio 2023, come in molti già si stanno accorgendo. Una manovra che segue non solo gli aumenti del carburante, ma quelli delle autostrade, oltre che di beni e servizi di vario genere. A consegnare uno scenario più dettagliato agli italiani è stato Assoutenti che ha rivelato come i biglietti di bus e metro sono aumentati in diverse città.
Per quanto riguarda Napoli, il biglietto è aumentato già da un po’ da 1 euro a 1,20 euro. A partire dal 9 gennaio, Milano metterà il proprio biglietto a 2,20 euro, facendo pagare 20 centesimi di più ai pendolari. Nella città di Parma l’aumento sarà di 10 centesimi, dove il biglietto passerà da 1,50 euro a 1,60 euro. Un discorso simile va fatto anche per Ferrara dove il biglietto passerà da 1,30 euro a 1,50 euro.
In merito alla città di Foggia, gli aumenti arriveranno dal prossimo marzo ed il biglietto per i mezzi di trasporto pubblico costeranno 1 euro, in pratica 10 centesimi in più rispetto a prima. Per quanto riguarda Roma, ad agosto il prezzo slitterà addirittura del 33%, dove il costo del biglietto passerà da 1,50 euro a 2 euro.
Aumenti autostrade e benzina 2023: costi alle stelle
Gli aumenti di metro e bus all’interno delle principali città italiane segue una scia che vede i rincari notevoli sui prezzi di benzina e diesel. Una situazione che si sapeva già da qualche settimana, visto che il governo aveva reso nota la notizia che non avrebbe confermato il taglio sulle accise dopo il 31 dicembre 2022. Assoutenti ha stimato che ci sarà un costo di 366 euro in più annuali a famiglia.
Uno scenario che degli aumenti che si riversa su più fronti. Ricordiamo che da gennaio 2023 sono partiti anche gli aumenti sulle autostrade. Si tratta di un rincari del 2%, ma che da luglio vedrà una aggiunta del 1,34% per i pedaggi autostradali. Assoutenti ha sottolineato che se una persona parte da Roma (Sud) e vuole recarsi a Milano (Ovest), il pedaggio passerà da 46,5 euro a 47,3 euro. Per poi passare a 48 euro dal prossimo luglio.