Ylenia Carrisi perse le speranze: per il tribunale è morta, la sentenza definitiva

Ylenia Carrisi, dopo anni si è concluso il mistero della sua scomparsa: qual è stata la sentenza definitiva del Tribunale di Brindisi? Il mistero ancora tormenta Romina Power.

Un triste destino quello della primogenita di Romina e Albano che è dispersa dal lontano 31 dicembre 1993: da quel giorno nessuno ha avuto più notizie di lei.

Ylenia carrisi è morta
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Ylenia Carrisi allora aveva solo 23 anni; aveva già mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo ma, forse, non vedeva nella tv o nella musica il suo destino. L’esperienza più importante, in questo ambito, era stata quella di valletta a La Ruota della Fortuna, accanto a Mike Bongiorno.

Successivamente Ylenia aveva iniziato a frequentare il King’s College di Londra con grande profitto, studiando letteratura. In quegli anni, però, aveva preso la decisione di viaggiare in giro per il mondo zaino in spalla. Nel 1993 aveva annunciato alla famiglia di voler scrivere un libro sugli artisti di strada e di aver intenzione di partire sola per il Belize. Nel periodo natalizio Ylenia aveva iniziato il suo percorso ma, dopo qualche giorno in Belize, si era diretta improvvisamente a New Orleans: città nella quale è scomparsa.

Ylenia Carrisi, come si è conclusa l’indagine sulla sua scomparsa?

La ragazza pare che avesse iniziato a frequentare Alexander Masakela, un uomo molto più grande che faceva il trombettista di strada. Costui era anche una specie di guru, o “santone” che è stato coinvolto in alcune vicende giudiziarie per aver abbindolato alcune donne, con il suo carisma.

A quanto pare la Carrisi alloggiava con Masakela in un hotel di New Orleans e l’ultima volta è stata vista uscire dall’albergo, sola, il 6 gennaio. Da quel momento nessuno ha più visto Ylenia e le piste seguite dalle indagini si sono rivelate tutte, più o meno, inconsistenti.

Uno dei sospettati responsabili è stato Alexander Masakela che è rimasto nella stanza d’hotel fino al 14 gennaio tentando, alla fine del soggiorno, di pagare con i Traveller’s cheque di Ylenia. L’uomo è stato, però, giudicato innocente e una delle piste più probabili pare essere quella del suicidio, purtroppo. Un guardiano notturno ha giurato di aver visto, la sera del 6 gennaio, una ragazza simile a Ylenia che si gettava nelle acqua del fiume Mississipi. Secondo l’uomo si sarebbe gettata nelle acque gelide e sarebbe stata, poi, portata via dalla corrente.

Dopo anni e anni di indagini, la questione della scomparsa di Ylenia si dovuta chiudere, per forza di cose, con una sentenza del Tribunale di Brindisi. Dopo anni nel gennaio 2013 lo stesso Albano ha presentato istanza di dichiarazione di morte presunta della figlia, dichiarata effettivamente solo il 1 dicembre 2014 dal tribunale. Per la legge, quindi, la Carrisi presumibilmente è morta: negli anni la madre Romina ha più volte affermato di non aver perso la speranza di ritrovarla.

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