Il 31 dicembre l’ISEE scadrà e non procedendo con il rinnovo si perderanno agevolazioni e Bonus. Vale per tutti.
L’Indicatore della Situazione Economica 2022 sta per scadere. Vediamo quanto tempo abbiamo per il rinnovo.
L’ISEE ha validità annuale, da gennaio a dicembre. Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo perché tanti contribuenti ancora si confondono. Il fatto che il calcolo sia stato effettuato, ad esempio, nel mese di novembre 2022 non cambia nulla. Il 31 dicembre 2022 l’ISEE 2022 non sarà più valido. Ciò significa che gennaio dovrà essere il mese in cui raccogliere la documentazione di riferimento, inviare la Dichiarazione Sostitutiva Unica e procedere con il conteggio dell’Indicatore valido nel 2023. La procedura potrà essere svolta autonomamente accedendo al portale dell’INPS e modificando l’ISEE precompilato. In alternativa occorrerà prendere il prima possibile un appuntamento presso un CAF, un patronato o il proprio commercialista. Considerando che ci sarà una corsa al calcolo potrebbe accadere che i tempi si prolunghino. Cosa accadrebbe qualora si rimanesse senza ISEE per alcuni mesi?
ISEE, alla scadenza cosa succede?
Le prestazioni collegate all’ISEE sono numerose. Dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno Unico, dal Bonus Psicologo al Bonus Sociale, dal Bonus Nido alla Carta Acquisti. Non presentare in tempo l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente potrebbe significare perdere il diritto ad una prestazione oppure incorrere in una sospensione delle erogazioni. In altri casi – ad esempio con l’Assegno Unico – significherebbe ricevere l’importo minore, 50 euro, pur avendo diritto a cifre più elevate.
Occorre sapere, però, che un’eventuale sospensione o revoca della misura non scatta immediatamente dal 1° gennaio 2023. La Legge consente un periodo di tempo in cui le erogazioni continueranno ma il contribuente deve attivarsi per procedere con il nuovo calcolo. Per i percettori di RdC il tempo limite è il 31 gennaio 2023. La ricarica del 15 gennaio o del giorno 27, dunque, arriverà ma non sarà così a febbraio se non si comunicherà in tempo l’ISEE.
I tempi da rispettare
L’Assegno Unico viene erogato dal mese di marzo fino al mese di febbraio dell’anno successivo. Ciò significa che fino a febbraio 2023 i pagamenti continueranno con riferimento all’ISEE 2022. Per poter ricevere il versamento da marzo 2023 in poi secondo la cifra realmente spettante, invece, occorrerà aver inoltrato l’ISEE 2023 entro il 28 febbraio del nuovo anno. In caso contrario le famiglie riceveranno il minimo e avranno tempo fino al 30 giugno per comunicare l’Indicatore e ricevere gli arretrati.
Concludiamo con il Bonus sociale e gli sconti in bolletta per i nuclei con ISEE fino a 15 mila euro. Per ricevere l’agevolazione è consigliabile rinnovare l’Indicatore il prima possibile in modo tale da risparmiare soldi per tutto l’anno. In generale, dunque, non volendo perdere nessuna agevolazione è bene che la macchina dell’ISEE si metta in moto entro la fine del primo mese dell’anno.