Soldi sul conto e ISEE: oggi scopriamo di quanto aumenta l’indicatore reddituale in base ai risparmi in banca.
Gennaio è vicino ed è tempo di rinnovare l’ISEE, per accedere alle agevolazioni ai bonus inseriti nella legge di bilancio 2023.
Tra i fattori che incidono sul valore dell’ISEE c’è anche il patrimonio mobiliare del titolare. Ci stiamo riferendo alle somme di denaro depositate su conti correnti e non solo.
In che modo i soldi sul conto incidono sul valore dell’ISEE?
Soldi sul conto e ISEE: scopriamo che relazione c’è
L’indicatore reddituale ha validità annuale, per questo motivo ogni anno a gennaio è necessario rinnovare il documento per poter continuare ad accedere ad agevolazioni e benefici economici.
L’ISEE si calcola tenendo conto della somma dei redditi dei componenti del nucleo familiare, del patrimonio mobiliare e di quello immobiliare.
In ogni caso, l’ISEE fa riferimento alla condizione reddituale del nucleo familiare di due anni precedenti alla presentazione della DSU. Ci stiamo riferendo al parametro che riesce a offrire una raffigurazione della situazione economica del nucleo familiare.
Ad incidere maggiormente sul indicatore sono i redditi rispetto ai patrimoni. Questi ultimi, infatti, vengono presi in considerazione solo per il 20% del loro valore.
Ad ogni modo, i soldi sul conto corrente che non superano la soglia dei 15.493,71 euro non vengono presi in considerazione per il calcolo Isee. Tuttavia, i depositi superiori a tale importo incidono e determinano un incremento del patrimonio immobiliare, solo per la sua differenza.
In pratica, chi ha 20.000 euro sul conto, deve sapere che solo la differenza tra il saldo e il limite riportato sopra andrà ad incidere sul calcolo dell’ISEE. Ci stiamo riferendo a 20.000-15.493,71 e dunque a 4.506,29 euro.
Il 20% della somma tra patrimonio immobiliare e patrimonio mobiliare andrà sommato ai redditi determinando l’aumento del Ise e, di conseguenza, dell’ISEE stesso.