Cena a domicilio? Attento alla truffa del delivery: così ti rubano tutto

Negli ultimi mesi ci sono dei nuovi criminali che colpiscono i mal capitati. Si tratta della truffa del delivery, dove la vittima paga una cena a domicilio al truffatore: ecco in che cosa consiste e che cosa succede.

Nel corso degli anni abbiamo visto centinaia di truffe che vengono realizzate da menti truffaldine ai danni di povere persone che spesso vengono colpite a loro insaputa. In questi ultimi mesi a far discutere e parlare è una truffa che viene fatta a poveri malcapitati che si ritrovano a pagare una cena a domicilio senza saperlo. Si tratta di una pratica che viene realizzata in tutta la penisola, da nord a sud.

truffa delivery
Fonte foto: Internet Tutto Gratis

Ci sono sempre nuovi modi e nuove tecniche utilizzate dai truffatori per cercare di colpire e derubare quante più persone possibili. Negli ultimi mesi è stata portata alla luce una nuova pratica che sta mettendo in ansia sempre più persone. Si tratta della truffa del delivery, dove i criminali decidono di derubare le persone per fare in modo che le vittime pachino una cena a domicilio a loro insaputa. Una denuncia che sta circolando già da qualche tempo.

Ma in che cosa consiste questa truffa? In poche parole, la persona derubata riceve sul proprio telefono una notifica nel quale c’è scritto che è stato addebitato un importo ben specifico, di 50 euro o di 100 euro o altro ancora, per quanto riguarda l’ordine appena effettuato di food delivery. Il malcapitato, una volta che accede all’app, controlla ciò che è accaduto e si rende conto di aver fatto una spesa non voluta.

Truffa del delivery: in che cosa consiste?

In poche parole, quando parliamo di truffa del delivery bisogna specificare che si tratta di un hacker che è riuscito ad entrare in possesso dell’account e dei dati personali sull’app. È proprio in questo modo che il criminale si fa portare a casa una cena a spese della vittima. Nel corso di questi mesi, come si legge sul Fatto Quotidiano, sono state numerose le testimonianze che si sono riuscite a raccogliere e trovare sul web da parte di persone truffate.

Parliamo di individui che stanno ancora aspettando dei rimborsi che non sono ancora arrivati. Lo scorso novembre, una coppia di fidanzati, ha ricevuto un messaggio da parte della loro banca in cui li avvertivano che c’erano due addebiti con importi notevoli che provenivano da una nota app di food delivery. Si tratta di una somma di 130 euro e l’altra di 111,29 euro.

Esattamente come abbiamo spiegato prima, non sono stati loro a ordinare cibo a casa. Si tratta di una persona che è riuscita ad entrare in possesso del loro account. Tra l’altro, il criminale è riuscito a cambiare la mail ed il numero di telefono così da non essere intercettato. Stando a quanto si legge sul noto quotidiano, l’ordine totale è stato di 241,29 euro e risulta essere effettuato in Emilia Romagna. Mentre la coppia di vittime vive in Lombardia.

Una volta che i due si sono accorti del fatto, entrambi hanno contattato il servizio clienti dell’app per cercare spiegazioni. Ma, a distanza di mesi, la coppia non è riuscita a capire che cosa sia successo veramente. E se i soldi sono stati detratti dalla Postepay oppure no. Per precauzione, entrambi hanno deciso di bloccare le carte per evitare altre truffe. Ma loro non sono gli unici che hanno subito una cosa del genere.

Truffa del delivery: come si muovono i criminali?

Oltre alla coppia che abbiamo appena citato, un’altra truffa ha riguardato un residente in Lombardia. L’uomo si è accorto di aver ricevuto un addebito di 10,99 euro sulla carta per un panino con il pollo che è stato ordinato in una località in provincia di Napoli. Ma, anche in questo caso, si tratta delle stesse modalità con cui i truffatori agiscono: mail corretta, password cambiata e numero di telefono con un numero mancante.

Proprio grazie all’email corretta, l’assistenza è riuscita ad arrivare al diretto interessato. Tuttavia, l’hacker è riuscito a mangiare il suo panino alle ore 22:02, mentre la persona truffata sta ancora aspettando delle spiegazioni. Ma le storia non sono finite qui, visto che ce n’è una che coinvolge anche un’altra persona che ha subito due furti a distanza di tantissimi chilometri l’uno dall’alto.

Il primo ad un McDonald’s di Milano di 40 euro ed il secondo a Francavilla al mare in provincia di Chieti. Una situazione che gli ha fatto capire come i suoi dati stessero sul web da qualche parte ed alcune persone le stavano usando. Un avvertimento che gli è stato dato dal suo istituto bancario tramite delle mail.

Ci sono però molte altre truffe che sono state segnalate. Ad esempio una persona ha lamentato due transazioni di 90,50 euro e 66,50 euro per due ordini. Stessa cosa è successa ad un’altra persona che ha avuto un addebito di importi medio alti di 50,50 euro e 56,50 euro.

Gestione cookie