Novità in Legge di Bilancio 2023: cambia tutto per Opzione donna e Reddito di cittadinanza

Ci sono novità in Legge di Bilancio che riguardano la forma di pensionamento anticipato Opzione donna e il sussidio economico, il Reddito di cittadinanza.

La Legge di Bilancio non è ancora stata approvata e ha già fatto discutere le forze politiche dell’opposizione che, tra emendamenti e revisioni, le hanno cambiato più volte veste.

Novità in Legge di Bilancio 2023:
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È così anche per Opzione donna e per il Reddito di Cittadinanza, due misure per le quali sono previste modifiche già a partire dalle prossime settimane. A quanto pare, l’intenzione del Governo è quella di integrare le due misure con appositi decreti successivi all’approvazione della manovra finanziaria.

Nonostante i numerosi cambiamenti subiti dalla bozza della manovra presentata dal Governo Meloni alle Camere, pare che il testo della Legge abbia raggiunto un suo equilibrio e si vada verso l’approvazione di tutte le misure e le proroghe.

Tuttavia, sono già previste nuove regole, che riguardano Opzione donna e il Reddito di cittadinanza, che non saranno inserite in manovra di bilancio, ma in un apposito decreto che sarà emesso e approvato a gennaio 2023.

Cosa s’intente modificare con l’introduzione dei decreti su Opzione donna e Rdc?

Novità in Legge di Bilancio 2023: facciamo chiarezza

Il testo della Legge di bilancio, la prima del Governo Meloni, sembra essere finalmente definito e va verso l’approvazione, prevista per il 31 dicembre 2022.

Nel frattempo, il Governo ha comunicato l’intensione di approvare due decreti nelle prime settimane del nuovo anno. I decreti in questione riguarderanno la misura di pensionamento anticipato indirizzata alle lavoratrici, ovvero Opzione donna, e il tanto discusso Reddito di cittadinanza. In base ad alcune indiscrezioni, il decreto dovrebbe essere pronto per il 15 gennaio.

Già in Legge di bilancio ci sono novità. In particolare, per quanto riguarda l’Rdc, il Governo Meloni ha disposto che il sussidio economico venga erogato per un periodo massimo di 7 mesi, rispetto ai 18 originari.

Inoltre, il sostegno al reddito non sarà erogato in favore di giovani in età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno portato a termine la scuola dell’obbligo.

Mentre, l’indennità per il canone di locazione sarà erogato non più in favore del percettore di Rdc ma direttamente al locatore.

Inoltre, si è disposto l’annullamento dell’erogazione del sussidio già dopo il primo rifiuto di una proposta di lavoro. Anche se questa dovesse essere lontano da casa e non in linea con l’esperienza lavorativa del percettore.

Per quanto riguarda Opzione donna, la forma di pensionamento anticipato a cui possono accedere solo le lavoratrici, questa misura è stata approvata ma con forti limitazioni. In particolare, è prevista la possibilità di accedere alla forma di pensionamento anticipato a 60 anni solo per 3 categorie di lavoratrici, cd svantaggiate.

Sebbene queste novità siano state inserite in Legge di Bilancio 2023, seguiranno delle integrazioni all’interno del decreto Milleproroghe allo studio del Governo.

Decreto Milleproroghe di gennaio: come saranno integrate le misure Opzione donna e Reddito di cittadinanza?

Il Reddito di cittadinanza sarà preservato per tutto il 2023 per i soggetti disabili, anziani e per le famiglie in cui sono presenti minori. Tuttavia, già con il decreto di gennaio potrebbero esserci delle importanti novità che riguardano i criteri di accesso al sussidio.

Inoltre, è previsto un rafforzamento dei controlli sui percettori di Rdc al fine di scovare i cosiddetti “furbetti del reddito”. Come preannunciato dal Governo, i controlli saranno eseguiti soprattutto sui soggetti con età inferiore a 26 anni.

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