Il prossimo anno sarà allarme conto corrente, con i risparmi degli italiani messi fortemente a rischio dall’inflazione.
Nel 2023, c’è il rischio che molti conti correnti vengano azzerati per colpa del tasso d’inflazione. In base ad uno studio condotto da Wealth Insights 2022, il prossimo anno i risparmiatori potrebbero andare incontro a importanti criticità e rischi.
Scopriamo cosa accadrà, il prossimo anno, ai conti degli italiani che sono un popolo di risparmiatori.
Allarme conto corrente: cosa accadrà il prossimo anno
Il prossimo anno i risparmi degli italiani potrebbero essere azzerati per effetto del tasso d’inflazione. Purtroppo il quadro è in peggioramento e, nel 2023, i risparmiatori assisteranno ad una battuta d’arresto del loro potere d’acquisto.
Il report Wealth Insights 2022 prodotto da Prometeia e Ipsos ha analizzato la questione nel dettaglio individuando i punti di criticità. A quanto pare, a pagare il prezzo più alto sarà il ceto medio-basso con risparmi fino a 25 mila euro, per i quali è prevista una perdita del 2,8%.
Coloro che hanno risparmi fino a 50 mila euro, invece, subiranno una perdita del 6,6%. Coloro che hanno un conto in banca di 100 mila euro assisteranno ad una perdita del potere d’acquisto pari all’1,8%.
Ad incidere negativamente sui risparmi degli italiani saranno i rincari energetici e dei costi dei generi di prima necessità.
Gli investimenti nel 2023
Per quanto riguarda gli investimenti, il report prevede una perdita del 4% in portafoglio. Nello specifico, chi investe un patrimonio di 100 mila euro andrà incontro ad una perdita media del 2,5%.
Dunque, il tasso d’inflazione avrà un effetto negativo sia sui piccoli che sui grandi patrimoni. Un eventuale abbattimento dell’inflazione colpirà i risparmi tra 25 e 50 mila euro, per un valore pari al 9,2%. I patrimoni tra 50 e 100 mila euro saranno colpiti per il 6,1%, mentre chi supera i 100 mila euro il tasso si attesterà al 6,6%.