Maggiorazione contributiva invalidi: è utile per anticipare la pensione? La risposta inaspettata

In molti si domandano se la maggiorazione contributiva invalidi possa servire ad anticipare il momento del pensionamento.

La maggiorazione contributiva invalidi è una maggiorazione di contributi, che viene riconosciuta ogni anno al lavoratore che è affetto da un certo grado di disabilità.

Maggiorazione contributiva invalidi
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In pratica, i soggetti affetti da invalidità civile hanno la possibilità di accumulare due mesi di contributi all’anno per ogni anno di lavoro, per massimo 5 anni. Lo scopo di questa agevolazione è quello di favorire il raggiungimento dell’età contributiva che dà il diritto alla pensione, sia anticipata che di vecchiaia.

Per ottenere la maggiorazione è necessario che il soggetto interessato presenti un’apposita domanda. L’istanza deve essere presentata al momento del pensionamento o della liquidazione del supplemento.

Scopriamo come funziona la maggiorazione contributiva per gli invalidi civili.

Maggiorazione contributiva invalidi: di cosa si tratta

La maggiorazione contributiva invalidi prevede che i lavoratori, affetti da un determinato grado di invalidità civile, abbiano la possibilità di versare 2 mesi di contributi in più, per ogni anno di lavoro. Quest’opportunità è concessa per una durata massima di 5 anni utili.

Lo scopo dell’agevolazione contributiva è quello di consentire il raggiungimento del diritto alla pensione, in tempi più brevi.

La maggiorazione contributiva non esclude l’applicazione della penalizzazione prevista per il pensionamento anticipato. In pratica, il lavoratore invalido che accede alla pensione prima del 62esimo anno d’età si vedrà applicato le stesse penalizzazioni, che spettano a tutti gli altri lavoratori.

Chi può accedere alla maggiorazione

La maggiorazione contributiva per invalidi civili è riconosciuta in presenza di determinate condizioni. In particolare, possono accedere a questo beneficio i sordi, gli invalidi per qualsiasi causa purché abbiano una percentuale di invalidità riconosciuta superiore al 74% e invalidi di guerra.

Non è possibile accedere a tale beneficio se si è titolari di pensione o assegno ordinario di invalidità a carico dell’A.G.O., delle gestioni dei lavoratori autonomi e dei fondi sostitutivi.

Ad ogni modo, i lavoratori che hanno diritto alla maggiorazione contributiva per invalidità non possono far rientrare nel computo anche la contribuzione volontaria, figurativa o derivante dal riscatto di attività che non hanno a che fare con il lavoro.

È doveroso ricordare che la maggiorazione contributiva ha lo scopo di anticipare il ritiro dal lavoro. Dunque, questo beneficio non permette in alcun modo di ottenere un assegno più elevato. Dopotutto, si tratta di una contribuzione figurativa, che permette di maturare due mesi all’anno in più senza che però vi sia l’effettivo versamento dei contributi.

Di conseguenza, il montante contributivo del lavoratore, al momento del calcolo della pensione, corrisponde alla somma dei contributi effettivamente versati.

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