Cure termali pagate dall’INPS: bisogna fare domanda e si ottiene l’indennità

Alcune categorie di soggetti possono accedere a cure termali e percepire un’indennità di invalidità, in presenza di determinate patologie e condizioni mediche.

Il Servizio Sanitario Nazionale dà la possibilità di accedere a cure termali gratis per alcune categorie di soggetti. Ci stiamo riferendo a tutti quei trattamenti che comprendono l’uso di fanghi e acque minerali, a scopo terapeutico, preventivo e riabilitativo.

Cure termali
Internet tutto gratis

Ad ogni modo, il Servizio Sanitario Nazionale Italiano permette di fruire di cure gratuitamente in presenza di particolari patologie e condizioni mediche.

Per beneficiare della gratuità delle cure termali è bene informarsi se la struttura ospedaliera a cui si accede sia convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. Perché solo in questo caso è possibile beneficiare della gratuità delle terapie. Diversamente, si potrebbe essere costretti a pagare per intero il costo del trattamento.

Quali sono le patologie che danno accesso a cure per malati terminali gratuite?

Cure termali gratis: quando sono previste

Per beneficiare di cure termali gratuite occorre essere un lavoratore dipendente, sia del settore pubblico che del settore privato o un lavoratore autonomo iscritto all’INPS. Queste tipologie di contribuenti hanno diritto anche ad una pensione di invalidità che può essere legata ad una delle seguenti patologie:

  • Reumatiche
  • Delle vie respiratorie
  • Dermatologiche
  • Ginecologiche
  • Dell’apparato urinario
  • Vascolari
  • Dell’apparato gastroenterico.

È possibile beneficiare di cure termali gratuite anche quando il paziente viene sottoposto a trattamenti effettuati tramite:

  • Bagni in acque termali
  • Fanghi
  • Inalazioni di vapore
  • Sabbiature.

Per ottenere la pensione di invalidità e avere accesso alle cure termali è necessario che il paziente abbia maturato almeno 5 anni di anzianità assicurativa o abbia versato 3 anni di contribuzione, nei 5 anni precedenti alla domanda di invalidità.

Inoltre, è necessario che nello stesso anno il soggetto non abbia già usufruito di altre prestazioni termali, fatta eccezione per le categorie protette.

Ad ogni modo non è possibile accedere all’agevolazione se si è titolari di pensione in via definitiva o se a beneficiare delle cure è il caregiver.

Invalidità e cure termali a fini terapeutici

I soggetti che si devono sottoporre a cure termali per ragioni terapeutiche o di riabilitazione posso ricevere un trattamento di invalidità. Dopotutto la loro patologia o la loro condizione viene equiparata ad una qualsiasi malattia che dà accesso al diritto di ricevere un trattamento economico a carico dell’INPS o del datore di lavoro. Per poter accedere a tale opportunità economica è necessario che la situazione medica del soggetto venga certificata da un medico. Nel documento deve essere riportata la necessità delle cure termali in relazione alla patologia di cui soffre il lavoratore.

Il periodo durante il quale il malato può beneficiare delle cure termali prevede una durata di 30 giorni dalla richiesta medica e non più di 15 giorni l’anno. In base a quanto stabilito dalla legge tra il periodo fruito per le cure termali e il godimento delle ferie devono trascorrere almeno 15 giorni.

Come presentare domanda

Per ottenere il trattamento economico, ovvero l’invalidità che spetta a coloro che hanno determinate patologie che possono essere trattate o alleviate con le cure termali è necessario presentare un’apposita domanda.

La richiesta va inoltrata alla ASL territoriale di competenza entro 5 giorni dal rilascio del certificato medico. Successivamente il malato sarà sottoposto ad una visita medica dell’ASL che rilascia un’autorizzazione. A questo punto, il lavoratore può comunicare al datore qual è il periodo durante il quale intende sottoporsi alle cure.

Il datore di lavoro dovrà rilasciare una dichiarazione in cui attesta che il lavoratore durante il periodo di invalidità e cure termali non potrà godere delle ferie fruite o di congedi straordinari.

Ora è possibile inviare tutta la documentazione all’INPS, entro due giorni dall’inizio delle cure. Le cure devono essere prescritte, senza interruzioni, presso uno stabilimento termale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.

Al termine del periodo di terapia occorrerà inviare, all’istituto previdenziale e al datore di lavoro, il modulo compilato dallo stabilimento termale.

Sebbene le cure termali, in presenza di particolari patologie, siano fruibili gratuitamente occorre ricordare che il paziente è tenuto a pagare il ticket nella quota fissa di €50 per coloro che hanno età compresa tra 6 e 65 anni. Se, invece, il soggetto gode dell’esenzione al pagamento del ticket dovrà versare una quota pari a 3,10 euro.

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